Una perizia commissionata dall’MPS ad un esperto giurista ha stabilito che il versamento del supplemento sostitutivo AVS agli ex consiglieri di Stato «è illegale»
BELLINZONA - «Il versamento del supplemento sostitutivo AVS agli ex consiglieri di Stato è illegale». E ancora: «Nessuna disposizione di legge prevede tale versamento e il ragionamento con cui il Governo lo giustifica poggia su un’interpretazione abusiva della legge». Sono vere e proprie bordate quelle scagliate dall’MPS - e del suo deputato in Gran Consiglio Matteo Pronzini - verso Palazzo delle Orsoline.
Il caso "Pensionopoli" - Il caso - ribattezzato dall’MPS come “Pensionopoli” - era già esploso qualche giorno fa in Parlamento. Matteo Pronzini aveva denunciato «questa situazione di illegalità» e richiesto un rimborso al Governo. Una richiesta che aveva spazientito e fatto arrabbiare il presidente Claudio Zali. «Il Parlamento - precisa il movimento - ha deciso di far finta di niente». Finora.
Perizia giuridica - Perché l’MPS ha deciso di non mollare la presa. «Abbiamo chiesto ad uno dei più eminenti giuristi del Paese, il professor Etienne Grisel, di verificare le cose». E la perizia consegnata non lascia adito a dubbi. «Da anni gli ex-consiglieri di Stato percepiscono un supplemento sostitutivo AVS (cioè un importo di 22'560 franchi annui) senza alcuna base legale».
Cosa dice la legge? - Stando alla Legge sull’onorario e sulle previdenze a favore dei membri del Governo, un consigliere di Stato, alla fine del proprio mandato, percepisce una pensione, fissata in percentuale dello stipendio ricevuto. «Di fatto la stragrande maggioranza degli ex consiglieri di Stato - precisa l’MPS - percepiscono il massimo, ossia il 60% dello stipendio di 245'000 franchi, pari a 147'000 franchi annui». In pratica il Consigliere di Stato uscente riceverà questa somma per tutta la vita ma potrà anche continuare a lavorare. E fintanto che non supererà, tra pensione e salario, lo stipendio precedente (245'000 franchi) non avrà nessuna decurtazione.
Il diritto discusso - Da questa pensione nascono altri diritti, come per qualsiasi altro cittadino: un’indennità di vedovanza e superstiti per moglie e figli, etc. Al compimento dell’età AVS, a questa pensione si aggiungerà la rendita AVS. C’è un però. Ed è il punto focale che è stato affidato al parere dell’esperto. «Da ormai molti anni, il Governo ha deciso che il consigliere di Stato che lascia la carica deve essere considerato un “pensionato anticipato” (anche se magari ha solo 40 o 50 anni) e così gli deve essere riconosciuto anche il supplemento per chi va in pensione anticipata», precisa l’MPS.
Un parere che conta - Certo, il parere del professore emerito Grisel, già professore di diritto pubblico a Losanna, non è una sentenza. Ma conta. «È più che sufficiente per riaprire - e subito - il dibattito e la discussione in Parlamento», conclude il movimento.