La congiunzione con la Lega obbliga infatti a sfrondare tra otto nomi. Non tutti sono però d'accordo sui tre possibili prescelti: Brenno Martignoni, Tuto Rossi e Orlando Del Don
BELLINZONA - Potrebbe esplodere una piccola bomba o petardo alla riunione straordinaria del Comitato direttivo della Sezione Udc Città di Bellinzona convocata per stasera. All’ordine del giorno vi è infatti la scelta dei candidati democentristi per la corsa al Municipio. La progettata congiunzione di lista con la Lega obbliga infatti a una radicale sfrondatura delle otto candidature ufficializzate a inizio dicembre. Il matrimonio col Movimento di via Monte Boglia porterebbe infatti in dote - una dote non da tutti ben accetta - l’obbligo per l’Udc bellinzonese di puntare su soli tre nomi (essendo gli altri quattro di spettanza leghista). Fino a pochi giorni fa la scelta sembrava cosa fatta e accettata dagli esclusi: i cavalli su cui puntare - in base anche al loro peso politico e alle recenti elezioni cantonali - sarebbero stati Brenno Martignoni Polti, Tuto Rossi e Orlando Del Don. Più un quarto, che però ora dovrà essere sacrificato.
Nelle ultime ore, invece, sembra profilarsi la volontà di rimettere tutto in discussione. Le bocche sono cucite, anche se a domanda diretta uno dei potenziali candidati, Simone Orlandi, non nega l’esistenza di più opzioni sul tavolo e di vedere bene un confronto aperto sulla scelta finale: «Sì, è possibile. Non mi sbilancio». Tra le opzioni, che qualcuno avanza (non Orlandi), figura anche la più sorprendente, ossia quella di correre da soli. Affaire à suivre.