Pesanti le critiche rivolte nei confronti del Municipio. E spunta persino l'accusa di «bustarelle»
BELLINZONA - «Morti tra gli anziani e ruberie sui cantieri». È durissimo l'attacco che la sezione di Bellinzona dell'UDC muove nei confronti dell'esecutivo bellinzonese. Nel primo caso il riferimento va a quella che il partito di destra non esita a definire «una strage di anziani e un insostenibile spargimento di contagi», e che fa seguito ai casi di coronavirus nella struttura di riposo di Sementina e nel centro Somen. Il secondo riferimento è al terremoto che ha scosso le opere pubbliche. Anche qui l'UDC non lesina critiche accusando il Municipio di «leggerezza, ruberie», fino a parlare di «probabili bustarelle».
«La tragica conclusione della gestione PS-PLR in salsa pipidina della città di Bellinzona», recita l'UDC. Che incalza: «I Municipali, che come primo atto legislativo, si sono triplicati la propria paga, in realtà non ci sono mai, salvo negli aperitivi e nelle pubbliche comparsate. Per il resto non fanno altro che firmare ad occhi bendati i documenti che gli mettono sotto il naso gli alti funzionari».
Inevitabile la frecciata a uno degli attori responsabili dei sorpassi di spesa annunciati oggi: «Malgrado la paga da semiprofessionista, il capodicastero costruzioni Christian Paglia non c’è mai, perché lavora al 90% come direttore della SUPSI. È così che il suo amico direttore del dicastero Fabio Gervasoni (15’000 franchi al mese) ha potuto scialacquare 7 milioni di opere di costruzione che nessuno aveva mai ordinate».
Secondo l'UDC, il Municipio, «a conoscenza delle ruberie, ha scopato la sporcizia sotto il tappeto fino a che ho potuto». Da qui la decisione di opporsi, anche con un referendum popolare, al pagamento di lavori eseguiti da parte delle imprese di costruzione senza aver ricevuto un specifico appalto da parte del Comune, e la richiesta di partecipare con propri esperti nel ramo delle costruzioni alle commissioni di inchiesta, audit interni ed esterni.