Il deputato PS Ghisletta chiede lumi in merito
BELLINZONA - Il deputato del Partito socialista Raoul Ghisletta ha inoltrato un'interpellanza al Consiglio di Stato in merito a presunte restrizioni all'accesso al telelavoro nell'Amministrazione cantonale tramite direttive interne.
«Come prevede il principio della consultazione dei sindacati inserito nella LORD lo scorso 26 agosto il sindacato ha incontrato la Sezione delle risorse umane del Cantone per presentare le proprie richieste di modifica al regolamento sul telelavoro, che il Governo aveva pubblicato lo scorso 17 luglio invocando motivi di urgenza che impedivano una consultazione preliminare», spiega Ghisletta. La proposta di agosto è di migliorare le condizioni di accesso al telelavoro e le condizioni materiali del suo esercizio «dopo aver effettuato una consultazione degli impiegati cantonali affiliati, che hanno manifestato molto interesse al tema». La questione ora passerà al vaglio del Consiglio di Stato, che potrà decidere se e come modificare il regolamento sulla base delle indicazioni sindacali.
Però, osserva il deputato socialista, vi sarebbero Divisioni, Sezioni e Uffici cantonali che limitano con direttive interne la possibilità per i propri collaboratori di accedere al telelavoro, ad esempio in base a criteri geografici. «Queste direttive restrittive non vengono trasmesse al sindacato e tantomeno sottoposte a consultazione, cosa che svuota ovviamente il lavoro di partenariato sociale fatto sul regolamento relativo al telelavoro». Una situazione che suscita preoccupazione in Ghisletta e che l'ha spinto a chiedere lumi al Consiglio di Stato.