Un questionario sul rispetto delle norme anti-Covid negli uffici cantonali al centro di una querelle
BELLINZONA - Il Movimento per il socialismo (MPS) attacca il Governo, che avrebbe - a suo dire - censurato il sondaggio che l'MPS stava realizzando tra i dipendenti dell'amministrazione cantonale. Si trattava di un sondaggio per l’applicazione delle norme introdotte per combattere il COVID 19 all’interno, con domande inerenti il rispetto delle misure igieniche, il distanziamento, la regolamentazione del lavoro ridotto.
Ebbene, stando alle accuse del movimento politico, dopo le prime ore in cui avevano partecipato numerosi dipendenti cantonali, il Governo avrebbe bloccato l’accesso al questionario on line e perfino l’accesso informatico agli indirizzi dell’amministrazione al deputato MPS Matteo Pronzini. «Si tratta di una violazione grave - commenta il Movimento per il socialismo - prima di tutto, dei diritti individuali di un cittadino: chiunque deve avere il diritto di rivolgersi all’amministrazione e ai suoi servizi in qualsiasi momento. (...) Evidentemente, non è estraneo a tutto questo il fatto che Matteo Pronzini e il gruppo MPS abbiano colto in flagrante, pochi giorni fa, il Centro sistemi informativi del Cantone (circa 200 impiegati) in una situazione di grave mancanza di applicazione delle stesse disposizioni emanate dal governo».