La richiesta al Governo arriva dal Partito Comunista.
La motivazione sta nella preoccupazione relativa al rischio di contagio durante le raccolte firme.
BELLINZONA - Evitare il rischio di contagio sospendendo, in via eccezionale, i termini per referendum e iniziative popolari. A chiederlo al Governo è il Partito Comunista.
«Riteniamo - si legge nello scritto inviato al Consiglio di Stato - che l'attuale situazione pandemica e le conseguenti e opportune misure di protezione sanitaria impediscano un normale svolgimento dei diritti previsti della nostra democrazia diretta».
«Durante le raccolte di firme per iniziative popolari e referendum - si prosegue - il limite degli assembramenti a 5 persone, per quanto giustificato, rischia di venir infranto da spontanei capannelli di persone interessate a discutere del tema. Allo stesso modo entrare in contatto, pur con tutte le attenzioni del caso, con numerosi cittadini presentandosi in piazza con bancarelle o raccolte volanti espone i nostri attivisti e i nostri interlocutori ad un rischio di contagio accresciuto».
«Non riteniamo - si conclude - si possa costringere né i nostri militanti né, in generale, tutti i nostri concittadini a scegliere fra la propria salute e quella dell'esercizio dei propri diritti politici, già pesantemente toccati con la decisione di annullare le elezioni comunali dello scorso aprile».