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LOCARNO«Aver tirato in ballo i grandi dittatori è stato un errore»

16.03.21 - 14:36
La replica di Luca Stacchi dopo la cacciata dal partito: «Mi sono espresso male, ma c'è gente che soffre».
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«Aver tirato in ballo i grandi dittatori è stato un errore»
La replica di Luca Stacchi dopo la cacciata dal partito: «Mi sono espresso male, ma c'è gente che soffre».
Dalle sue parole emerge una situazione di precarietà personale: «Mi trovo in profonda difficoltà a causa della pandemia»

LOCARNO - «Mi scuso per aver fatto un involontario minestrone… ». Dopo lo sfogo costatogli l'espulsione dalla Lega, il candidato al consiglio comunale di Locarno, Luca Stacchi, torna con contrizione su quanto affidato nelle scorse ore ai social. «Chiedo profondamente scusa a tutti coloro che si sono sentiti direttamente o indirettamente presi in causa - sottolinea in una lunga presa di posizione -. La mia non voleva essere un’affermazione che negasse qualsivoglia genocidio o atrocità accorsa nel secolo scorso all’umanità. E l’aver tirato in ballo dei grandi dittatori non è stato un paragone azzeccato».

Dalle sue parole emerge, oltre alla consapevolezza di aver preso un abbaglio nel confronto non azzeccatissimo, anche una situazione di precarietà personale: «Sono sempre stato una persona e un imprenditore ammirato, ma oggi mi trovo in profonda difficoltà a causa della pandemia. E il mio desiderio era quello di dare uno scossone - aggiunge -. Purtroppo ho completamente toppato nel modo e nei contenuti. Le difficoltà di questi mesi stanno lasciando segni in me come in tantissimi altri imprenditori (e non solo) tanto da minarne l’equilibro. La mia sparata è stata una personale ed errata presa di posizione della quale né La Lega dei Ticinesi quartier generale, né tantomeno la sezione di Locarno, come neppure l’ UDC, ne erano a conoscenza. Anche a loro porgo le mie più sincere scuse. Perché de facto queste mie affermazioni potrebbero essere ingiustamente strumentalizzate».

In ultimo Stacchi cerca di chiarire il senso del suo messaggio, che suona molto come una richiesta d'aiuto: «Con questa opportunità di esprimermi vorrei mandare un messaggio: la gente ha bisogno che lo stato intervenga nel minor tempo possibile e che non si dimentichi di nessuno. Imprenditori come me che hanno sacrificato la vita per la loro azienda si trovano ora confrontati con problemi che potrebbero risultare letali. Sono convinto che tutti assieme potremmo farcela, ma lo Stato deve forse fare uno sforzo in più per manifestare la sua presenza non solo a parole, ma con i fatti. Mi rendo conto che combattere un nemico come il Covid 19 non sia facile, ma lo Stato ha il dovere di fare il massimo e deve sfruttare tutte le possibilità in suo possesso per aiutare la sua gente».

 

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