Dopo i tagli agli apprendisti, Raoul Ghisletta interpella il governo a cui chiede conferme in tempi brevi
LOCARNO - Il Covid impatta anche sulla formazione dei giovani. E non lo fa solo imponendo la chiusura delle scuole. È di pochi giorni fa la notizia che la Clinica Santa Chiara ha deciso di sospendere l'assunzione di una parte degli apprendisti - 10 su 13 - che le erano stati assegnati, a causa dei ritardi nei rimborsi attesi dal Cantone per l'adeguamento della struttura a reparto Covid. Una impasse che anche la politica ora tenta di sbrogliare.
Se per gli apprendisti il consigliere di Stato Manuele Bertoli, direttore del DECS, ha confermato - non risparmiando critiche ai vertici della clinica locarnese, il cui atteggiamento è stato definito «ricattatorio e vergognoso» - che si stanno già cercando possibili soluzioni alternative, la situazione sarebbe preoccupante anche per alcuni impiegati, i cui posti di lavoro sarebbero a rischio. Un "quadro" che ha fatto scattare un'interpellanza al Governo firmata dal deputato socialista Raoul Ghisletta.
Per poter andare avanti nel 2021 - si legge nell'atto parlamentare - la direzione della Clinica «chiede che almeno i costi del personale e del materiale sanitario impiegato per i reparti Covid vengano corrisposti subito dal Cantone», dai quali vanno dedotti gli anticipi di liquidità - per 430'000 franchi - già percepiti, che però «vanno confermati per poter essere registrati quali introiti». Un punto questo che il deputato socialista inserisce in cima alle sue domande, chiedendo al Cantone una conferma «in tempi brevi».
«Il Cantone è stato informato nel 2020 del fatto che la Clinica, in assenza del pagamento di almeno il 50% dei costi Covid, si sarebbe ritrovata in condizioni che ne avrebbero potenzialmente richiesto il deposito di bilancio?», chiede Ghisletta, che auspica inoltre che l'esecutivo e la direzione della Santa Chiara possano dialogare e trovare una soluzione nell'ambito del contratto quadro 2017-2020, poi prorogato al 2021. E anche su questo aspetto Ghisletta insiste, chiedendo al Governo di confermare se «nel 2021 sono stati introdotti a carico della Clinica nuovi oneri, che l’hanno indotta a non sottoscriverlo e che hanno sortito l’effetto di fermare i versamenti delle mensilità cantonali alla Clinica».
Le domande dell'interpellanza