Ennesima interrogazione dell'Mps sulla vicenda che coinvolge la Silo & Beton SA di Losone e i Terreni della Maggia di Ascona.
BELLINZONA - L'Mps e (in particolare) Matteo Pronzini tornano a cavalcare la vicenda del limo inquinato proveniente dalla Silo & Beton Melezza di Losone. Già in un'interpellanza del 2020 il deputato in Gran Consiglio aveva infatti definito come «ecomafia» l'attività della ditta che secondo un'inchiesta giornalistica avrebbe in passato venduto limo inquinato all'azienda agricola "Terreni alla Maggia, uno dei marchi più prestigiosi del Ticino.
La nuova interrogazione dell'Mps - La vicenda aveva avuto una notevole eco sia politica che mediatica. Ma non solo. Perché due giorni fa si è pure svolto un dibattimento (la sentenza verrà pronunciata domani mattina) in merito a quei 13'600 metri cubi di limo che sono stati sparsi sui terreni del Comune di Ascona tra il 2013 e il 2018. «Il procuratore pubblico Zakaria Akbas - si legge nel testo della nuova interrogazione griffata oggi dall'Mps - ha formalmente constatato che il limo inquinato, invece che in un’apposita discarica, è finito spianato sui campi dei Terreni alla Maggia. Proprio là dove nascono prodotti a chilometro zero, conosciuti e pubblicizzati ben oltre i confini del nostro Cantone».
«Per terra invece che in discarica» - Sempre secondo i tre deputati il Pp avrebbe pure constato che l'azienda ha depositato 506 tonnellate di limo sulla scarpata sotto all’ex silo di Camedo, di sua proprietà, invece che in un’apposita discarica. «Questo modo di smaltire i propri rifiuti ha fruttato alla Silo & Beton Melezza SA un bel risparmio», attacca l'Mps, ricordando che per smaltire una tonnellata di materiale leggermente inquinato la tariffa della discarica ammonta a circa 364 franchi, oltre le spese di trasporto.
«Ad Ascona tutto tace» - Nella sua ennesima interrogazione l'Mps punta il dito pure contro il Comune di Ascona, reo «di non essersi mosso nei confronti della famiglia Bührle, proprietaria del Castello del Sole e del brand Terreni alla Maggia». D'altronde, attaccano Matteo Pronzini & Co, «chi oserebbe infatti multare un importante contribuente del Comune per avere concimato i campi dei Terreni alla Maggia con del limo inquinato, invece che con del concime?».
Ma se Ascona ha «le mani legate», l'Mps chiede al Consiglio di Stato di fare luce sulla vicenda con ben sette domande (vedi box).