Dopo l'elezione suppletiva negata dal governo, l'UDC chiede una riunione urgente dell'Ufficio presidenziale
LUGANO - «Il Governo ticinese ieri ha deciso all’unanimità di non organizzare delle elezioni suppletive per sostituire il posto vacante al Consiglio agli Stati dopo l’elezione di Marina Carobbio. L’UDC vuole fare chiarezza, anche perché non sembra né legale né ragionevole lasciare vacante la rappresentanza del Cantone nella Camera Alta. Perciò chiediamo una riunione urgente dell’Ufficio presidenziale del Gran Consiglio. L’UDC chiede anche di riprendere la sua iniziativa ancora inevasa del dicembre 2022 al fine di togliere il divieto di svolgere le votazioni e le elezioni cantonali durante l’estate».
Affidano a una nota gli esponenti del partito lo smarrimento e le perplessità sulla decisione del governo ticinese di non organizzare elezioni suppletive per sostituire Marina Carobbio al Consiglio agli Stati. E nell'avanzare le loro richieste, ritengono che la via istituzionale parlamentare da loro scelta, se accettata, «permetterà di dare le necessarie rassicurazioni alle cittadini e ai cittadini ticinesi per ciò che riguarda la legalità della decisione e le garanzie di esercizio dei diritti popolari».
L’UDC a questo proposito, «e per risolvere il problema», affermano, «chiede anche di affrontare subito la sua iniziativa parlamentare elaborata e ancora inevasa per modificare la Legge sull’esercizio dei diritti politici (LEDP) e segnatamente con la proposta di emendare la LEDP sopprimendo il divieto di tenuta di elezioni e votazioni cantonali nei mesi di luglio e agosto» rimasta inevasa dopo che il Gran Consiglio non aveva votato l’urgenza.
E visto che «il Governo su tale iniziativa non ha detto di voler esercitare il diritto di esprimersi entro i 2 mesi dal deposito, pertanto, il Gran Consiglio la può evadere nella forma dell’urgenza senza scontrarsi con la volontà del Governo» si conclude la nota.