Il gruppo Lega-UDC interroga l'esecutivo riguardo a un audio "rubato" in cui la municipale parla della sospensione di un agente della PolCom
CHIASSO - Il Centro per richiedenti l'asilo di Chiasso non smette di far discutere. E questa volta al centro delle polemiche finisce una frase "off the record" detta dalla municipale di Chiasso Sonia Colombo Regazzoni durante la visita della delegazione PLR nella città di confine di sabato scorso. A microfoni spenti, infatti, la responsabile del dicastero Sicurezza pubblica si sarebbe lasciata sfuggire delle parole «strettamente confidenziali» riguardo alla sospensione di un agente della PolCom di Chiasso. «Non gli ha fatto niente, eppure è sotto inchiesta. Ho dovuto sospenderlo. Toglierlo dal servizio. E non va bene», si sente in audio catturato da un operatore dei media e poi più volte rimbalzato (e rilanciato) sul web.
Un vero e proprio caso politico sul quale ha preso posizione anche il gruppo Lega-UDC in Consiglio comunale che nella serata di ieri - tramite un'interrogazione - ha attaccato la municipale. «Siamo sconcertati – scrive il primo firmatario Stefano Tonini – che la municipale abbia sollevato la tematica pubblicamente, ritenuto che c’è comunque ancora in corso un’inchiesta di cui la magistratura si sta occupando». Per questo motivo Tonini e altri sei consiglieri comunali (G.P. Ferrari, G. Mazzoleni, S. Caselli-Verga, E. Galantino, R. Banditelli e G. Tettamanti) - pur esprimendo tutto il sostegno e la solidarietà possibile alla Polizia e ai suoi collaboratori - si domandano come sia possibile che delle tematiche «strettamente confidenziali e riservate» vengano discusse sulla pubblica piazza. I sette firmatari chiedono inoltre al Municipio di prendere posizione sulla vicenda, di precisare «se fosse a conoscenza di questi contenuti» e infine se non ritenga sia «il caso di sollevare la capa dicastero dal suo ruolo».