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«Taxi in Ticino, è ora di unificare l’intero settore»

Mozione di Galeazzi (UDC) inviata al Consiglio di Stato.
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Fonte RED
«Taxi in Ticino, è ora di unificare l’intero settore»
Mozione di Galeazzi (UDC) inviata al Consiglio di Stato.

BELLINZONA - «In tutti questi anni non si sono visti miglioramenti nel settore del trasporti taxi sull’intero territorio ticinese. Anzi negli ultimi mesi abbiamo assistito a eventi poco edificanti all’interno di questa categoria, specie a Lugano. E oggi, con l’arrivo della piattaforma “Uber” le problematiche sembrano aumentate».

A scriverlo, nero su bianco, è il deputato UDC Tiziano Galeazzi in una mozione inviata al Consiglio di Stato. Il democentrista richiama anche atti precedenti come la mozione Giancarlo Seitz (depositata a marzo 2015 e che «parrebbe essere stata ritirata a dicembre 2023») e le interrogazioni Jelmini (2011) e Quadri (2010). «La mozione Seitz - continua Galeazzi - a suo tempo metteva in evidenza la necessità di una pianificazione/regolamentazione cantonale dei servizi taxi e noleggio con conducente. Questo nell’ottica di una maggiore copertura territoriale a prezzi livellati in tutto il Cantone e gestiti da un’unica centrale. Riprendendo lo spirito di questi atti parlamentari del passato e introducendo un terzo attore (UBER) nel mercato ticinese, oltre ai normali taxi e agli ncc, viene da chiedersi se non sia giunto il momento di prendere coscienza di questo settore e proporre delle nuove soluzioni unificate per il futuro».

Dette queste premesse, la mozione propone «l’analisi del problema nel suo complesso da parte dei Comuni e del Cantone e la riattivazione del gruppo intercomunale che si è occupato del tema nel 2023». Si richiede «uno studio di una soluzione unificata (centrale operativa) per tutti gli operatori taxi in Ticino (non inteso come amministrazione cantonale, bensì inteso come centrale operativa, possibilmente gestita da privati per non gravare sui conti cantonali). Si propone «un'adeguamento delle regole di ingaggio: contratti, prestazioni sociali, salari e tariffe di trasporto sotto lo stesso regolamento e/o convenzione, abolendo così anche le categorie (A e B) oggi presenti. (vedi Lugano)». E ancora: «Identificare a chi dare il ruolo istituzionale di controlling, compliance, vigilanza e responsabilità della gestione unificata. Analizzare le esperienze degli altri paesi, estrapolando le best practices quali il contingentamento del numero di autisti taxi e ncc, fondamentale per tutelare l’equilibrio di mercato ed evitare situazioni di ingiustificati ribassi tariffari imposti (di fatto) dai futuri competitor. (esempio Uber)».

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