La struttura di Brissago celebrerà l'anniversario con una serie d'iniziative, dedicate a utenti, popolazione e collaboratori.
BRISSAGO - Aperta ad aprile 1963, quest'anno la Clinica Hildebrand di Brissago celebra i suoi 60 anni di attività. Centro di riabilitazione noto nel Cantone, a livello svizzero e internazionale, la Clinica è stata fondata da Wilhelm Hildebrand ed Else Kostanze Habermann.
«Da allora tanto tempo, tanti progetti e tante persone sono passati da qui», ha ribadito oggi in conferenza stampa il direttore Sandro Foiada presentando una serie di iniziative rivolte a popolazione, pazienti e collaboratrici/collaboratori.
Il primario Graziano Ruggieri, ha spiegato nel corso della conferenza stampa la filosofia della riabilitazione: «Fin dai primi approcci storicamente documentati già in epoca romana, la missione clinica della medicina riabilitativa è stata quella di occuparsi del recupero delle condizioni mediche e traumatiche che determinavano una condizione acquisita di disabilità acuta o cronica».
Negli ultimi tre decenni, ha aggiunto, «la comprensione sempre più approfondita dei meccanismi biologici sottesi al recupero che si producono a livello di tessuti e organi dopo un danno acuto, ha definitivamente accreditato la medicina riabilitativa attribuendole il ruolo di “scienza clinica del recupero”. Da disciplina medica ancillare, la medicina riabilitativa si è così procurata uno spazio clinico imprescindibile, soprattutto nei sistemi sanitari più avanzati nei quali i cittadini contribuenti guardano al valore salute come elemento costitutivo essenziali dell’esistenza».
«La sanità è da sempre uno specchio dei cambiamenti e dell’evoluzione della società in cui viviamo», ha spiegato invece il dottor Paolo Rossi, co-primario e direttore sanitario,« la sfida costante è quella di cercare di dare una risposta assistenziale adeguata e pronta a riflettere i cambiamenti di cui siamo protagonisti. Tra tutte le specialità mediche, la riabilitazione si è da sempre confrontata con la società e con i suoi cambiamenti avendo la specifica missione di restituire alle persone al proprio ambito di vita personale, familiare e socio-lavorativo», aggiungendo, «Per questo dovremo essere capaci di fornire cure innovative, individualizzate e vicine all’ambiente di vita dei nostri pazienti».