Sono impiegati nel reparto congelati a Viganello e come macellaio presso la Coop di Locarno Piazza Grande
CASTIONE - Katia Forte e Silvano Gnecco compiono 25 anni di servizio ai clienti in Coop.
Una partenza indimenticabile - «È un bel traguardo! 25 anni fa non avrei mai pensato di fare tutto questo percorso». Katia Forte oggi lavora nel reparto congelati a Viganello. Di origini del Sud Italia, a Lugano è approdata per amore, seguendo il marito. Lì è iniziata la sua strada nel commercio al dettaglio. Prima come cassiera da Jumbo, poi rilevato da Carrefour, in seguito rilevato da Coop. «Durante questi passaggi ho ricoperto diversi ruoli e lavorato in diversi settori: ora lavoro nel reparto congelati. Mi piace moltissimo: devo organizzare tante cose in autonomia e il rapporto con i clienti, che vengono a chiedere consiglio o anche solo a fare due chiacchiere, mi dà tanta soddisfazione».
Grande motivazione - Secondo Katia ha trovato il lavoro adatto a lei, anche perché ha dimostrato di volerlo fino in fondo. «Non scorderò mai il mio primo giorno: dovevo iniziare da Jumbo, era il 5 di gennaio e avevo 39,5 di febbre. Non osavo stare a casa per paura di fare una pessima prima impressione. E così sono andata. Finché a un certo punto il direttore è venuto a salutarmi, e accortosi della situazione mi ha rispedito a casa tre giorni. Sono convinta che anche se da giovane non sai bene quello che vuoi, se hai una forte motivazione e senso di responsabilità, di sicuro i frutti arriveranno».
Non c’è due senza tre - Silvano Gnecco lavora come macellaio presso la Coop di Locarno Piazza Grande. A fine maggio appenderà il suo grembiule bianco per ritirarsi in pensione. «A guardar bene, gli anni da Coop sono almeno trenta», spiega. Infatti, dopo l’apprendistato, Silvano ha fatto varie esperienze in macellerie in Ticino e in Svizzera interna per poi tornare in Coop. In tanti anni le mansioni sono cambiate parecchio, spiega Silvano.
La cosa che rende Silvano più orgoglioso della sua carriera è la passione che ha messo nel suo lavoro. «Se non fai il tuo mestiere col sorriso "l’è düra". Poi Coop è davvero speciale con i suoi collaboratori. Anche durante il Covid c’è stato tanto appoggio e personalmente l’ho molto apprezzato. Infatti, ho deciso di tornare in Coop per le condizioni e per l’ambiente con i colleghi, sono contentissimo di come siano andate le cose».
Ora che la pensione si avvicina Silvano ci spiega un po’ i suoi piani: «Alzarmi magari un pochino più con calma, sbrigare le commissioni, aiutare mio fratello con qualche lavoretto, e camminare. Io cammino tanto, anche 15-20 km al giorno quando riesco, è la mia ricetta per ricaricarmi dopo una giornata», conclude.