Numerosi i militanti in occasione dell'apertura di COP21, la conferenza mondiale sul clima che si tiene a Parigi
PARIGI - Vietata la marcia di protesta per le ovvie ragioni legate alla sicurezza, coloro che volevano manifestare a Parigi non hanno rinunciato a usare le proprie scarpe.
Place de la Republique ha un nuovo volto, silenzioso, ma significativo, oggi. Migliaia di attivisti e comuni cittadini hanno lasciato lì le proprie scarpe dando via a una protesta in occasione dell'apertura di COP21, la conferenza mondiale sul clima che si tiene a Parigi, a sole due settimane dalle stragi del Bataclan e dei ristorandi del centro parigino.
Nonostante il divieto di riunirsi in massa, i manifestanti hanno deciso di formare una catena umana per denunciare "lo stato di emergenza climatico".
A migliaia i militanti che si sono dati la mano stringendo altrimenti cartelli con su scritto "sfruttano, inquinano, fanno profitti! l'emergenza è sociale e climatica".
La catena si è interrotta di fronte al Bataclan, come segno di rispetto per le 90 persone rimaste uccise dai terroristi lo scorso 13 novembre.
La conferenza sul clima dovrebbe iniziare nel pomeriggio, con l'arrivo dei delegati di 193 Paesi e di oltre 150 leader e capi di Stato e andrà avanti fino all'11 dicembre. Saranno presenti Barack Obama, il presidente cinese Xi Jinping, l'indiano Narendra Modi e il russo Vladimir Putin.
L'intenzione è quella di siglare un nuovo accordo globale sulla lotta ai cambiamenti climatici che rischiano di cambiare il volto della Terra.
Manifestazioni analoghe stanno avendo luogo in diverse parti nel mondo. A Ginevra, per esempio, è stato organizzato in giornata un flash mob per sensibilizzare sul tema del clima.