Lo sostiene lo scienziato He Jianku che ha già fatto nascere due gemelle "Ogm" immuni dall'Aids suscitando l'ira della comunità scientifica
ROMA - Non è affatto pentito, anzi si dice orgoglioso di quello che ha fatto nonostante le proteste internazionali, e anzi 'rilancia' con l'annuncio di una nuova gravidanza da un embrione Ogm. La difesa di He Jiankui, il ricercatore cinese che pochi giorni fa ha annunciato di aver già fatto nascere due gemelle il cui genoma è stato modificato, è andata 'in scena'durante l'International Summit on Human Genome Editing in corso a Hong Kong, da cui però è anche arrivata la notizia che ora l'esperimento è sospeso proprio a causa delle polemiche sorte.
Lo scienziato ha parlato davanti a una platea di oltre 700 ricercatori internazionali, che lo hanno sottoposto a un fuoco di fila di domande. A chi gli chiedeva se ci sono altre gravidanze in corso che fanno parte dello studio ha risposto che ce n'è un'altra "potenziale", ancora nelle primissime fasi, anche se da una serie di risposte successive non è chiaro se ci sia stato un aborto spontaneo o se la gestazione è ancora in corso. He ha ammesso che erano otto le coppie coinvolte nell'esperimento, che si prefiggeva lo scopo di 'silenziare' il gene che produce la proteina che permette l'ingresso del virus Hiv nelle cellule.
Lo scienziato si è detto 'orgoglioso' dei risultati raggiunti, ignorando l'obiezione principale fatta dagli esperti sul test, cioè che la tecnica Crispr utilizzata per l'editing del genoma produce spesso anche modifiche non volute in altre zone del Dna. «I volontari - ha affermato, ribadendo però di aver fermato il test per 'la situazione attuale' - erano informati dei rischi di possibili modifiche non volute del Dna, ma hanno deciso lo stesso di farsi impiantare gli embrioni».
Durante il suo intervento He Jiankui ha spiegato le varie fasi del test, iniziato con delle prove sugli animali alcuni anni fa. Tutti i dati sarebbero stati inviati a una rivista scientifica per la pubblicazione, anche se non è stato specificato quale. L'esperimento, ha ammesso il ricercatore, è stato condotto al di fuori della Southern University of Science and Technology, dove lavorava fino allo scorso febbraio, con risorse personali dello stesso He.
L'annuncio, dato domenica scorsa con un video su YouTube ripreso dalla rivista del Mit Technology Review, ha suscitato proteste in tutto il mondo, a partire dalla stessa Cina, dove oltre 120 scienziati hanno firmato una lettera in cui si definisce l'esperimento 'una follia' e la National Health Commission ha aperto una inchiesta ufficiale.