A causa dell'uccisione di tre persone, la tigre dovrà passare il resto della vita dietro le sbarre
VAN VIHAL - I giorni da nomade nella natura selvaggia sono, con tutta probabilità, terminati per una tigre della regione indiana del Maharashtra.
Il motivo: l'aggressività. Il felino è infatti accusato di aver ucciso tre persone. La tigre, un maschio di 5 anni e 180kg, ha vagato per oltre 500 chilometri da Chandrapur a Palaspani, lasciando alle proprie spalle tre vittime durante il suo cammino. Lo ha comunicato il Times of India.
Dopo essere stata localizzata ieri al parco nazionale di Kanha, alla tigre è stato somministrato un tranquillante ed è stata trasferita a Van Vihal, nel distretto di Bhopal. Il parco nazionale di Van Vihal sarà ora la nuova casa della tigre, con altri 14 esemplari considerati pericolosi, e perciò tenuti sotto controllo in perimetri chiusi e occasionalmente esposti ai visitatori.
Le autorità hanno dichiarato di aver dato alla tigre numerose occasioni per rimanere libera nella natura, ma che è sempre tornata negli insediamenti umani, diventando un pericolo per le vite umane. In base alle linee guida dell'Autorità di Conservazione nazionale delle tigri (National Tiger Conservation Authority, NTCA), il grosso felino non può quindi essere lasciato in libertà.
Diversi utenti e lettori dei media indiani non hanno accolto con approvazione la notizia, anzi, sono state molte le critiche rivolte verso la decisione delle autorità.