Nella capitale bielorussa, in mattinata, si è registrata anche una manifestazione - più piccola - di suoi sostenitori.
MINSK - Decine di migliaia di manifestanti si sono radunati a Minsk per chiedere nuove elezioni in una "Marcia per la libertà" proclamata dall'oppositrice Svetlana Tikhanovskaya.
«Per la prima volta nella nostra vita possiamo respirare la libertà», confessa alla Bbc Andrey, un dimostrante 33enne. «È una sensazione meravigliosa», aggiunge. «Vogliamo tutti che Lukashenko si dimetta», gli fa eco Alexey, 31 anni, sentito da Reuters. «Per ora chiediamo, ma ci stancheremo di chiedere», sottolinea.
In mattinata, una manifestazione più piccola, che aveva raccolto alcune migliaia di sostenitori di Lukashenko, aveva avuto luogo nella capitale bielorussa per la prima volta dalle contestate elezioni del 9 agosto scorso. Secondo informazioni di Bbc e Reuters, molti dimostranti sarebbero stati precettati tra le file dei dipendenti pubblici e portati a Minsk con autobus organizzati dal governo.
«Per la prima volta in un quarto di secolo, siete venuti qui per difendere il vostro Paese, la vostra indipendenza», ha dichiarato ai propri sostenitori Lukashenko. Il presidente, al potere da 26 anni, ha sottolineato la necessità di fermare subito gli oppositori e ha denunciato gli esercizi Nato in corso nei Paesi confinanti e le pressioni internazionali. A tal proposito, la Russia ha confermato la disponibilità ad assistere la Bielorussia anche militarmente se necessario. Lukashenko ha ribadito che le elezioni non saranno ripetute.
La smentita della Nato - La Nato, da parte sua, ha smentito ufficialmente di aver rafforzato le proprie posizioni militari a ridosso del confine bielorusso. «La presenza multinazionale della Nato nella parte orientale dell'Alleanza - ha precisato un portavoce a FranceInfo - non costituisce una minaccia ad alcun Paese. Essa è strettamente difensiva, proporzionata e concepita per prevenire i conflitti e preservare la pace».