Il concetto è «scientificamente inadeguato». Nella Legge fondamentale potrebbe però entrare "razzismo".
BERLINO - La parola "razza" ("Rasse") dovrebbe sparire dalla costituzione tedesca. È quello che hanno concordato la cancelliera Angela Merkel, il vicecancelliere Olaf Scholz e il ministro dell'Interno Horst Seehofer, che hanno incaricato la ministra della Giustizia, Christine Lambrecht, di stendere una proposta di legge in tal senso insieme a Seehofer. Lo riferisce la Süddeutsche Zeitung riportando la notizia in prima pagina.
L'iniziativa si deve a una proposta dei Verdi, inizialmente rigettata. «La parola razza sarà cancellata, mentre resterà la protezione dal razzismo», scrive la testata di Monaco. Proprio l'espressione protezione dal "razzismo" ("Rassismus") potrebbe anzi essere introdotta nella Legge fondamentale tedesca.
Al momento, all'articolo 3 si legge che nessuno deve essere penalizzato o avvantaggiato «a causa della sua razza». Il concetto di «razza» oggi appare però ormai «scientificamente inadeguato», sottolinea il giornale.
Per essere approvata, una modifica costituzionale necessita dell'avallo di due terzi del Bundestag e due terzi del Bundesrat (la camera alta, rappresentativa dei Länder).
Anche in Svizzera la Costituzione contiene la parola "razza". All'art. 8 si legge: «Nessuno può essere discriminato, in particolare a causa dell’origine, della razza, del sesso, dell’età, della lingua, della posizione sociale, del modo di vita, delle convinzioni religiose, filosofiche o politiche, e di menomazioni fisiche, mentali o psichiche». Il termine "razza" si ritrova anche nell'art. 261 del Codice penale svizzero, quello sulla Discriminazione e incitamento all'odio: «Chiunque incita pubblicamente all’odio o alla discriminazione contro una persona o un gruppo di persone per la loro razza, etnia, religione o per il loro orientamento sessuale (...) è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria».