«I risultati sono estremamente incoraggianti» ha detto la Vicepresidente di Medicago, Nathalie Landry
Le sperimentazioni passeranno ora su gruppi più grandi di persone
OTTAWA - È prevista a breve la partenza degli studi clinici di fase 2-3, ovvero su grandi gruppi di persone, per valutare la sicurezza e l'efficacia di un vaccino adiuvato anti-Covid, prodotto a partire da proteine di origine vegetale.
Ad annunciarlo, l'azienda canadese Medicago, leader nella messa a punto di biotecnologie basate sull'utilizzo delle piante, e il colosso farmaceutico britannico Gsk.
Il candidato vaccino, uno dei tanti in sviluppo in questi mesi contro l'infezione da Sars-Cov-2, prevede la somministrazione di due dosi combinate con l'adiuvante pandemico messo a punto dalla Gsk, somministrate a 21 giorni di distanza. Le aziende rilevano che i risultati preliminari mostrano una «immunogenicità» e un profilo di sicurezza accettabili negli adulti tra 18 e 64 anni e negli anziani over-65.
Lo studio di fase 2 sarà condotto in diversi centri in Canada e negli Stati Uniti, su adulti sani e anziani. In ogni gruppo d'età si prevede di arruolare oltre 300 soggetti che saranno seguiti per 12 mesi dall'ultima vaccinazione per la valutazione di sicurezza e durata delle risposte immuni al candidato vaccino.
La fase 3 è prevista entro la fine del 2020 e valuterà il vaccino in confronto a placebo, in più di 30'000 soggetti in Nord America, America Latina e forse anche Europa.
I risultati della sperimentazione di fase 1 «sono estremamente incoraggianti e sostengono ulteriori valutazioni cliniche», afferma Nathalie Landry, Executive Vice President, Scientific and Medical Affairs di Medicago.
Questo è il primo di numerosi candidati vaccini collaborativi anti-Covid realizzati in collaborazione con la Gsk, grazie alla sua tecnologia adiuvante che permette di ridurre la quantità di proteina del vaccino necessaria per una dose. In questo modo diventa possibile produrre più dosi di vaccino e indurre un'immunità più forte e duratura. «Il risparmio di dose e l'elevata risposta immune legate al nostro adiuvante - spiega Thomas Breuer, Chief Medical Officer Gsk Vaccines - ci rendono fiduciosi di poter mettere a disposizione un vaccino efficace con un profilo di sicurezza accettabile».