Lo scrittore scozzese-americano si è aggiudicato il riconoscimento grazie al suo romanzo d'esordio: "Shuggie Bain".
L'autore si è detto sorpreso: «Non me l'aspettavo proprio. Sono al settimo cielo».
LONDRA - È andata a Douglas Stuart, scrittore scozzese-americano nato a Glasgow, per il romanzo d'esordio "Shuggie Bain", l'edizione 2020 del Booker Prize, il riconoscimento più ambito per la letteratura nel mondo anglosassone.
«Sono al settimo cielo, non me lo aspettavo proprio», ha detto, collegato da casa, l'autore durante la premiazione avvenuta a Londra, in forma virtuale dalla Roundhouse, e non nel corso della consueta cena di gala alla Guildhall, a causa delle misure contro la pandemia di Covid-19.
All'evento hanno preso parte, tramite collegamenti in diretta o videomessaggi, l'ex presidente degli Usa Barack Obama, Camilla, la duchessa di Cornovaglia, oltre a Kazuo Ishiguro, Margaret Atwood, Bernardine Evaristo, tre autori premiati nelle passate edizioni.