È offline da oggi, dopo che Amazon ha chiuso i suoi server perché non moderava i messaggi d'incitazione alla violenza
NEW YORK - Doveva essere il nuovo Twitter alternativo basato «sulla libertà di parola» con ospiti illustri come l'esodato Donald Trump (bandito dai social "tradizionali") e Matteo Salvini, ma l'ascesa di Parler sembra essere già stato stroncato sul nascere.
A metterci lo zampino è stato un altro membro della big tech, Amazon, che ha improvvisamente messo offline i server su cui si reggeva il servizio.
Si tratta del colpo finale, dopo che Apple e Google avevano rimosso l'app di Parler dai rispettivi store. La scelta di Amazon è stata dettata da «un'insufficiente moderazione dei messaggi d'incitazione alla violenza», spiega l'azienda. Parler, esiste già dal 2018, ma aveva acquistato popolarità solamente di recente.
Per rimettere online Parler, conferma il creatore e amministratore John Matze, potrebbe volerci ancora del tempo. La stima iniziale di una settimana, infatti, potrebbe prolungarsi ulteriormente e resta per ora indefinita: «Dopo i fatti del Campidoglio è difficile trovare qualcuno che voglia avere a che fare con noi», ha raccontato a Fox News.