La struttura in costruzione nella città di Shijiazhuang. Oltre 22 milioni di abitanti nello Hebei sono in lockdown
SHIJIAZHUANG - Lo scorso anno, all'alba della pandemia, a Wuhan era stato costruito un ospedale per pazienti Covid nel giro di soli 10 giorni. Gli stessi incessanti ritmi di lavoro si ritrovano oggi a Shijiazhuang, nello Hebei, dove si corre per mettere in piedi un enorme centro di quarantena.
Negli ultimi giorni, diversi focolai sono stati rilevati nella provincia cinese e in tre città, Shijiazhuang, Xingtai e Langfang, è scattato un nuovo lockdown, che tocca ben 22 milioni di abitanti. Il doppio rispetto alla situazione di Wuhan.
Le strutture per la quarantena, riferisce l'agenzia AFP, sono provviste di bagni, aria condizionata e connessione wi-fi e nel giro di pochi giorni saranno pronte ad accogliere i primi ospiti, ovvero tutte quelle persone che hanno avuto un contatto ravvicinato con casi positivi. I lavori hanno preso il via il 13 gennaio scorso e la struttura, una volta completata, potrà accogliere oltre 4000 persone.
Secondo i dati diffusi la scorsa settimana dal China News Service, sono già più di 20'000 le persone dello Hebei che sono state inviate all'interno di strutture di quarantena centralizzata. Nel frattempo, le autorità hanno avviato uno screening a tappeto per rilevare eventuali nuovi focolai.