Il fatto è inusuale. A interrompere la collaborazione sono stati i Biden. Lui veniva da un Trump Hotel.
WASHINGTON - Giallo sul maggiordomo alla Casa Bianca dopo l'insediamento di Joe Biden. Timothy Harleth, l'"usciere capo" portato alla residenza presidenziale da Melania Trump, è stato licenziato poche ore dopo aver accolto la nuova "first family" dentro i cancelli di 1600 Pennsylvania Avenue.
Tutto è inconsueto in questa transizione politica. Già è contrario al cerimoniale che non siano stati i Trump a dare il benvenuto ai Biden nella loro nuova casa. Ma è in rotta con la tradizione anche che un maggiordomo lasci nel giorno dell'insediamento.
Non è mai successo. Fece anzi scalpore, nel 2017, quando Angella Reid, la prima donna e la seconda persona afro-americana a rivestire l'incarico, fu licenziata dai Trump dopo qualche mese di convivenza.
Di solito l'usciere capo - una sorta di supermaggiordomo a cui fa capo la logistica della Casa Bianca, ma che è anche un confidente privilegiato della Prima Coppia - resta in carica a lungo: ce ne sono stati solo dieci dall'inizio del Ventesimo secolo e il loro licenziamento è inconsueto.
Generalmente ex militari, hanno un ruolo apolitico. Prima di entrare alla Casa Bianca, però, Harleth aveva lavorato al Trump Hotel di Washington. Un passato che potenzialmente lo metteva a rischio con la nuova famiglia, anche se lo stesso maggiordomo aveva messo in chiaro che gli sarebbe piaciuto restare.
«Non vuole essere considerato un fedelissimo di Trump», aveva scritto qualche giorno fa il New York Times in un articolo che ne descriveva il ruolo nelle complesse operazioni della transizione alla Casa Bianca. Come Melania nel caso di Reid, neanche Jill Biden ha reso noto le ragioni del licenziamento.
E difficilmente si potrà sapere qualcosa di più da Harleth: l'ex presidente è famoso per far firmare ai suoi dipendenti accordi di segretezza blindati ed è difficile immaginare che l'ex maggiordomo ne sia rimasto esente.