Per un totale di quasi 9 milioni di morti all'anno, lo studio dell'università di Harvard smaschera un killer invisibile
BOSTON - L'inquinamento causato dai combustibili fossili è la causa di 8,7 milioni di morti nel mondo ogni anno, quasi un quinto del totale dei decessi e il doppio di quanto stimato in precedenza. Lo afferma uno studio coordinato dalla Harvard University, pubblicato da Environmental Research.
Secondo gli autori dello studio, a essere più colpite sono le aree con la maggior concentrazione di inquinanti, compresi gli Stati Uniti orientali, l'Europa e il Sud-est dell'Asia.
La stima è stata fatta utilizzando un modello matematico in cui sono stati inseriti i dati, riferiti al 2018, sulle emissioni di diversi settori, dall'energia ai trasporti, per determinare la quantità di sostanze inquinanti presente nelle singole aree. A questa è stato applicato un altro algoritmo che stima gli effetti sulla salute al variare dei tassi di inquinamento.
"«pesso quando discutiamo dei pericoli derivanti dai combustibili fossili lo facciamo nel contesto delle emissioni di CO2 e dei cambiamenti climatici - afferma Joel Schwartz, uno degli autori -. Speriamo che quantificando le conseguenze per la salute della combustione sia chiaro il messaggio sui benefici che hanno con una transizione a fonti di energia alternative».