Niente riaperture in vista e impossibile smerciare l'invenduto ai privati: «È un incubo».
BERLINO - Nella patria della birra la bevanda nazionale per eccellenza viene buttata nei tombini a centinaia di migliaia di ettolitri. Causa serrata prolungata di bar e ristoranti, infatti, i fusti destinati a questi esercizi invecchiano nei magazzini e finiscono per essere smaltiti nei canali di scolo.
«Nei tombini viene versata merce per milioni di euro», assicura alla "Welt" Holger Eichele, segretario generale della Federazione dei birrai tedeschi (DBB). Benché in autunno i ristoratori e i grossisti siano stati cauti negli acquisti, l'invenduto in scadenza è di alcune centinaia di migliaia di ettolitri, spiegano gli esperti.
Il problema è che la birra in fusti va a male generalmente nel giro di sei mesi e non ci sono aperture a breve termine in vista. Smerciare l'invenduto ai privati, poi, è impensabile data la grande capacità dei contenitori e la necessità di disporre di apparecchi ad hoc per spinare la bevanda.
I grossisti restituiscono quindi la merce in scadenza ai birrifici, che la smaltiscono nelle fognature sotto l'occhio vigile di funzionari della dogana. Almeno la tassa sulla birra viene infatti loro restituita. Per il resto, devono sostituire la bevanda ritornata con prodotto fresco o persino rimborsare i soldi dell'ordine ai grossisti.
«È un incubo», confessa Peter König, direttore del birrificio Füchschen di Düsseldorf, che ha visto finire nel tombino fra i 2'000 e i 3'000 litri di birra che era stata messa in fusti in ottobre. «Fa male», aggiunge.
Particolarmente colpiti sono i birrifici piccoli e medi che dipendono molto dal consumo di birra alla spina del settore della gastronomia e degli eventi. La Federazione dei birrai mette in guardia da una possibile ondata di fallimenti: «La situazione è drammatica e senza precedenti dalla Seconda Guerra Mondiale a questa parte», denuncia il segretario generale.
Lo scorso anno in Germania le vendite di birra si sono ridotte di 5 milioni di ettolitri a 87,1 milioni. Più che dimezzate le consegne nel settore della birra alla spina, passato da 490'000 a 210'000 ettolitri.