Ha trascorso 14 mesi a bordo della Stazione Spaziale Internazionale
NEW YORK - Di cose strane se ne vedono all'asta, ma questa ancora mancava: stiamo parlando della prima bottiglia di vino invecchiata nello spazio.
Si tratta di un Pétrus 2000, invecchiato 14 mesi a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.
La bottiglia viene proposta da Christie's con un cofanetto realizzato dalla Maison d'Arts Les Ateliers Victor, insieme a una bottiglia Pétrus 2000 "terrestre", bicchieri e decanter.
Ma come si apre una bottiglia invecchiata nello spazio? Con un cavatappi ricavato da un meteorite, ovviamente presente nel set finito all'asta.
Il vino ha riposato in un ambiente attentamente monitorato. Fa infatti parte di una serie di esperimenti dello Space Cargo Unlimited. La scelta della bevanda non è stata casuale: grazie al vino sono stati studiati anche i lieviti, i batteri e i polifenoli.
Il viaggio del vino nello spazio è cominciato 2 novembre 2019 quando la Space Cargo Unlimited, in collaborazione con Thales Alenia Space e Nanoracks, ha inviato 12 bottiglie alla ISS per 14 mesi a bordo di una capsula Cygnus (Northrop Grumman), prima di tornare sulla Terra il 14 gennaio 2021 a bordo di una navicella Dragon (SpaceX).
Il vino proveniente dallo spazio è già stato degustato a inizio marzo da sommelier e scienziati. Durante il viaggio nello spazio la bottiglia ha protetto bene il vino, ma sono state notate differenze di colore e aroma rispetto allo stesso vino "spaziale". Sono stati comunque giudicati grandi vini.
Il ricavato della vendita all'asta di Christie's andrà a finanziare le future missioni spaziali che indagano i sistemi di agricoltura nello spazio.