È boom dei disturbi del comportamento alimentare: richieste alle stelle
TODI - Le misure intraprese per combattere il coronavirus, tra cui il lockdown e il ricorso alla didattica a distanza, hanno provocato in Italia «un'esplosione» dei disturbi del comportamento alimentare tra i giovani, ma anche tra gli adulti.
Anoressia e obesità sono sempre più diffusi, coinvolgendo sempre più pure i ragazzi e non più esclusivamente le ragazze. A denunciarlo, con l'agenzia di stampa ANSA, è Laura Dalla Ragione, direttrice della rete del Centro per i disturbi del comportamento alimentare dell'Usl Umbria 1. Servizio considerato punto di riferimento a livello nazionale e internazionale.
«Nell'ultimo anno - ha sottolineato Dalla Ragione - le richieste di assistenza sono aumentate notevolmente e arrivano da tutta Italia. Circa il 20 per cento di coloro che si rivolgono a noi sono maschi, in particolare della fascia 12-17 anni».
Per Dalla Ragione un effetto negativo sui disturbi alimentari è legato alla didattica a distanza. «Lo stress, la vita sedentaria e un senso di claustrofobia legato a dover rimanere a casa hanno contributo a peggiorare la situazione. Il cibo è stato una sorta di rifugio» ha spiegato.
Altro tema «molto forte» è quello del bullismo. «È un problema sociale sempre più evidente - ha sottolineato Dalla Ragione -, specie tra i giovanissimi. Chi è 'diverso' è oggetto di insulti, di vere e proprie forme di body shaming. Circa il 60 per cento dei disturbi del comportamento alimentare sono legati a fenomeni di bullismo. È un problema sociale - ha concluso Dalla Ragione - sul quale bisogna impegnarsi tutti».