Jens Spahn ha ribadito, e difeso, le decisioni del Governo tedesco
Si viaggia verso una maggiore libertà? «Non finché non aumenta il tasso di vaccinati» ha detto il Ministro della Salute
BERLINO - Per coloro che sono stati vaccinati, in Germania, non ci sarà un nuovo lockdown: niente misure di coprifuoco o divieti di contatto.
Lo ha confermato il Ministro della Sanità tedesco, Jens Spahn, durante la trasmissione televisiva "Hart aber Fair" dell'emittente WDR, dove ha discusso riguardo ai test rapidi e alla situazione Covid in generale, rispondendo alle critiche di alcuni oppositori.
Gratuità dei test? «Tempismo pessimo»
A partire dall'11 ottobre, in Germania, i test rapidi non saranno più gratuiti. Una decisione che, secondo il Segretario Generale del Partito Liberale Democratico (FDP), Volker Wissing, arriva «nel peggior momento possibile».
Un coro a cui si è unita anche la leader del partito di sinistra (Die Linke) Janine Wissler, che ha dichiarato che questa è l'ora per «testare il più possibile», in particolare visto l'aumento dei casi con l'arrivo dell'autunno, «per avere una migliore visione d'insieme della situazione pandemica».
Spahn ha però difeso la decisione, spiegando che dev'essere la vaccinazione il modo con cui garantire la sicurezza della popolazione durante la pandemia. Oltre a ciò, i test sono molto costosi per i contribuenti: «Perché gli altri dovrebbero pagare per qualcuno che avrebbe potuto farsi vaccinare, invece che testare?».
Obbligo vaccinale? «No»
Sulla possibilità che anche in Germania venga istituito un obbligo vaccinale, Spahn ha ribadito che non se ne parla, confermando che è imperativo prestare attenzione alle «tensioni esistenti» nel Paese, in modo che non diventino vere e proprie divisioni. E un mandato del genere andrebbe proprio in questa direzione.
Anche i membri dell'opposizione, ovvero Wissing e Wissler, si sono espressi contro la vaccinazione obbligatoria, parlando di affidamento sulla «responsabilità» della gente, e aggiungendo che nessuno dovrebbe «essere costretto».
I datori di lavoro dovrebbero poter informarsi sullo stato di vaccinazione dei loro dipendenti? Secondo Spahn, «sì», è uno scenario ipotizzabile.
«Tasso ancora troppo basso»
La Germania mira al ritorno alla normalità? Una tale eventualità sarebbe possibile solo con un tasso di vaccinazione «significativamente» più alto, ha detto il Ministro della salute. Un aumento del tasso di vaccinati di «almeno il dieci per cento» è ancora necessario «per poter dirigersi con passo sicuro verso libertà maggiori».
Tuttavia, c'è un punto cruciale: nessun vaccino è ancora stato ancora approvato per i bambini sotto i 12 anni, e il numero di casi sta salendo: l'incidenza nel gruppo di età da 5 a 14 anni nel Land Nord Reno-Westfalia è salito a oltre 500 dopo le vacanze estive.
Al momento, l'insegnamento in presenza ha una certa priorità, secondo Spahn: «I mesi senza asilo e scuola sono stati troppo duri, tra l'altro anche con conseguenze per la salute dei bambini e dei giovani», ha detto, appellandosi ancora una volta ai non vaccinati: «Gli adulti possono proteggere gli under 12 vaccinandosi».