Un ulteriore caso di «contaminazione» oggi a Kanagawa: si presume che la causa sia un «problema durante la produzione»
Secondo Moderna e le autorità nipponiche, però, «non sussistono problemi di sicurezza»
YOKOHAMA - Un altro stop, un altro lotto momentaneamente sospeso. La campagna vaccinale giapponese anti-coronavirus continua a procedere in modo singhiozzante, a causa della presenza di «corpi estranei» nelle fiale da somministrare.
Dopo aver interrotto l'utilizzo di circa 1,63 milioni di dosi del vaccino anti-Covid di Moderna lo scorso 26 agosto, oggi è emerso un nuovo caso dello stesso tipo di «contaminazione», che coinvolge sempre il preparato di Moderna. Lo ha reso noto la prefettura di Kanagawa, che ha parlato di «particelle nere» ritrovate durante un controllo per localizzare eventuali sostanze estranee prima dell'utilizzo del vaccino.
Altre iniezioni sono state temporaneamente sospese anche in due ulteriori regioni (Okinawa e Gunma) gli scorsi giorni, e con quello odierno si tratta del quarto rilevamento del genere in meno di una settimana.
Di cosa si tratta?
Il Ministro della salute giapponese, Norihisa Tamura, ha comunicato che gli incidenti possono essere stati dovuti ad aghi inseriti in modo errato nelle fiale, ciò che potrebbe aver provocato la rottura di piccoli pezzi del tappo di gomma. Tuttavia, in alcuni casi, sostanze estranee sono state trovate anche in «fiale inutilizzate».
Possibile? Sì: il distributore nazionale del vaccino, Takeda Pharmaceutical ha pubblicato sul suo sito web un avviso dicendo che «in rare occasioni» il materiale del tappo di gomma potrebbe essere finito nella soluzione vaccinale a causa di un «problema durante la produzione».
Riguardo all'incidente odierno, a Kanagawa, la Takeda non ha ancora rilasciato dichiarazioni. In ogni caso, sia il Governo giapponese che Moderna hanno detto che non sono stati identificati problemi di sicurezza legati alla presenza delle sostanze estranee, e che le sospensioni sono una misura solamente «precauzionale».
Due possibili decessi?
È intanto emersa la notizia di due decessi: due uomini, di 38 e 30 anni, che sono morti questo mese pochi giorni dopo aver ricevuto la seconda dose di Moderna con uno dei lotti sospesi.
Sebbene le cause della morte siano tuttora oggetto d'indagine, il Ministero della Salute ha dichiarato che «non ci sono prove che i loro vaccini erano tra quelli contaminati». Inoltre, come per altri casi di decessi, anche slegati dalla faccenda dei vaccini contaminati, «nessuna causalità è stata stabilita tra le iniezioni e le morti», sempre secondo il Ministero.
«È improbabile che la contaminazione abbia portato direttamente alle morti improvvise», ha ribadito all'agenzia di stampa Reuters Takahiro Kinoshita, medico e vicepresidente di Cov-Navi, gruppo informativo sui vaccini. «Se le sostanze contaminate fossero pericolose, probabilmente molte più persone avrebbero sofferto di alcuni sintomi dopo la vaccinazione». Circa 500'000 persone hanno ricevuto infatti una dose dai primi tre lotti sospesi, hanno confermato le autorità.
E ora?
Siccome nessun problema di sicurezza o salute è stato identificato, i lotti interessati di Okinawa e Gunma potranno continuare ad essere somministrati. Il personale medico è invitato solo a fare un'ispezione visiva delle fiale, per notare un possibile scolorimento o la presenza di materiali estranei prima dell'uso.
Moderna e la società farmaceutica spagnola Rovi, che si occupa dell'imballaggio dei vaccini Moderna, hanno detto che il problema è per ora circoscritto al mercato giapponese, mentre anche i regolatori di sicurezza europei hanno lanciato un'indagine a riguardo.
A peggiorare la situazione il fatto che gli incidenti sono arrivati proprio mentre il Giappone sta combattendo una nuova ondata d'infezioni: ad agosto sono stati superati, per la prima volta, i 25'000 contagi al giorno, e solo il 45,4% della sua popolazione è stata vaccinata completamente.