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MONDOPositivi in crociera: «Non era proprio la vacanza che ci aspettavamo»

13.01.22 - 10:15
L'aumento dei contagi a bordo ha costretto diverse compagnie a tenere le navi in porto: «Speriamo nell'endemia»
keystone-sda.ch / STF (Marta Lavandier)
Positivi in crociera: «Non era proprio la vacanza che ci aspettavamo»
L'aumento dei contagi a bordo ha costretto diverse compagnie a tenere le navi in porto: «Speriamo nell'endemia»

NEW YORK - Imbarcarsi, senza essere sicuri di poter scendere dalla nave una volta arrivati a destinazione, né se sarà davvero possibile tornare a casa nei tempi stabili. È questa la situazione di chiunque, in questi periodi di Omicron, decida d'imbarcarsi in un viaggio in crociera. 

La nave per vacanzieri, per via dei suoi spazi ristretti e densamente occupati, è tornata a essere un luogo di contagio e di quarantena. Questo malgrado l'attenzione altissima per la sicurezza dei passeggeri che devono praticamente sempre essere vaccinati (e spesso pure tamponati) per salire a bordo.

Protocolli severi che non sono riusciti comunque a evitare un numero importante di focolai su diverse navi in tutto il mondo, che hanno lasciato decine di imbarcazioni (con centinaia di persone a bordo) impossibilitate ad attraccare per via dei casi verificatisi a bordo e la necessità di osservare un periodo di quarantena.

«Non era proprio la nostra idea di crociera, questa», hanno commentato al Guardian due pensionati californiani rimasti bloccati per 8 giorni nelle acque sudamericane, dopo che né il Cile né l'Argentina, hanno concesso l'attracco alla loro nave South American. «La vita è tutta un azzardo, noi abbiamo deciso di rischiare», la prende più filosoficamente un altro viaggiatore costretto a una quarantena nei pressi delle Barbados.

Stando alle autorità americane del Centers fo Disease Control (CDC), il numero di casi a ridosso di Natale è aumentato di 30 volte con un totale di più di 5'000 casi fra il 15 e il 29 dicembre. Fra questi ci sono anche quelli, che hanno fatto parecchio parlare, della Symphony of the Seas. Per questo motivo attorno al 5 gennaio la stessa CDC ha sconsigliato apertamente ai cittadini americani di imbarcarsi.

Una situazione che ha portato diverse compagnie anche molto grosse, come Norwegian Cruise e Royal Caribbean, ad alzare bandiera bianca e posporre le partenze di molte sue navi anche fino a metà aprile, riporta Bloomberg. Una scelta simile è stata portata avanti anche da Msc Crociere, per alcune delle sue navi. 

«Omicron sta avendo un impatto importante per tutti sul medio-corto termine», ha commentato sempre al Guardian il Ceo di Royal Caribbean Richard Fain, «in ogni caso le navi da crociera restano uno dei posti più sicuri al mondo per quanto riguarda il Covid, il passaggio da malattia pandemica a endemica potrebbe essere la svolta».

Forse non una frenata, lo stop totale per ora non è preso in considerazione da nessuno, la nuova variante si sta rivelando uno fastidioso rallentamento settore che aveva potuto riprendere fiato solo a partire dall'ultima estate.

dopo un lungo periodo che aveva tenuto ferme diverse navi in tutto il mondo, con grandi problemi logistici e non solo.

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