È arrivato il verdetto del Tribunale sulla richiesta del terrorista di ottenere la libertà condizionale
A pesare la perizia psichiatrica, che non ha rilevato cambiamenti negli ultimi anni: «È pericoloso oggi come lo era nel 2011»
OSLO - Il pluriomicida Anders Behring Breivik, che perpetrò le stragi norvegesi di Oslo e Utoya uccidendo 77 persone, dovrà restare in carcere.
Lo ha deciso il Tribunale distrettuale della contea di Telemark, come riporta il quotidiano norvegese Verdens Gang. La Corte ha respinto la sua richiesta di poter ottenere la libertà condizionale dopo aver scontato una pena minima di dieci anni, richiesta dal terrorista «per dimostrare che è riformato e che non è più una minaccia per la società».
Il verdetto è stato unanime: per il Tribunale «sussiste un grande rischio» che Breivik «possa tornare ai comportamenti che hanno portato agli attacchi terroristici del 22 luglio» di oltre dieci anni fa, in particolare «viste le sue condizioni psichiatriche che sono rimaste invariate».
A pesare è stata quindi anche la conclusione del psichiatra Randi Rosenqivst, secondo cui il "Mostro di Oslo" è tuttora pericoloso come quanto lo era nel 2011.
Nella decisione si legge inoltre che l'imputato sembra ancora essere completamente «privo di empatia e di compassione» per le vittime.
«Ho informato il mio cliente del verdetto, faremo appello» è stato il primo commento dell'avvocato di Breivik, Øystein Storrvik.