Il posto libero potrebbe essere riempito da una scultura del presidente ucraino Volodymyr Zelensky
PARIGI - Il Museo Grévin di Parigi, che espone un paio di centinaia di manichini di cera di personalità del mondo dello spettacolo, delle arti e della politica, ha deciso di ritirare la statua del presidente russo Vladimir Putin.
«Per la prima volta nella storia del museo Grévin, abbiamo deciso di rimuovere un personaggio legato a elementi storici che stanno accadendo proprio adesso» ha dichiarato Yves Delhommeau, direttore generale della struttura parigina. Non c'è solamente un'opposizione di principio all'invasione russa dell'Ucraina: la scultura «questo fine settimana ha subito degli attacchi da parte dei nostri visitatori». Niente di drammatico: il Putin di cera è stato spettinato e «un po' aggredito». Staff e direzione sono stati concordi nel «non voler passarci davanti ogni mattina per dargli un restyling».
Ora bisogna colmare il vuoto che si è venuto a creare tra il presidente statunitense Joe Biden e quello cinese Xi Jinping. Il prescelto potrebbe essere il leader ucraino Volodymyr Zelensky, «che reagisce eroicamente» e non ha voluto abbandonare il suo popolo. «Quindi potrebbe benissimo avere il suo posto al museo Grévin, tra i grandi uomini della storia e di oggi».
In quanto alla statua di Putin, adesso si trova in un magazzino a nord di Parigi e non è chiaro se tornerà mai a essere esposta.