Durante il suo discorso sullo Stato dell'Unione, il Presidente statunitense ha parlato dell'invasione russa in Ucraina
Il Presidente ha dedicato un applauso - un segnale a tutto il mondo - all'ambasciatrice ucraina negli Stati Uniti, Oksana Markarova
WASHINGTON - «Sei giorni fa, Vladimir Putin ha cercato di scuotere le fondamenta del mondo libero, pensando di essere in grado di piegarlo con i suoi modi minacciosi»... «ma ha fatto male i calcoli».
Lo ha dichiarato il Presidente statunitense Joe Biden ai membri del Congresso durante il suo discorso annuale sullo Stato dell'Unione, dedicato per gran parte alla crisi in corso tra Russia e Ucraina.
Biden ha quindi parlato di un'invasione «premeditata e non provocata», definendola «un atto di tirannia», e ha giurato di difendere la democrazia minacciata dalla guerra, impegnandosi a punire Vladimir Putin per aver attaccato l'Ucraina. «Pensava di poter entrare in Ucraina e che il mondo sarebbe crollato», ha detto Biden. «Invece ha incontrato un muro di forza che non avrebbe mai immaginato ... Putin si sbagliava. Noi eravamo pronti».
In seguito, Biden ha lodato il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky e i cittadini ucraini per «la loro impavidità, il loro coraggio, la loro determinazione, fonte d'ispirazione per tutto il mondo». «Putin può circondare Kiev con i carri armati, ma non conquisterà mai i cuori e le anime del popolo ucraino», ha poi aggiunto il Presidente USA, affermando che il capo del Cremlino «è ora isolato dal mondo più che mai, e non ha idea di cosa lo aspetta».
Come parte degli sforzi della Casa Bianca per punire Mosca, Biden ha annunciato che gli Stati Uniti avrebbero chiuso il loro spazio aereo agli aerei russi, seguendo delle decisioni simili prese dalle nazioni dell'Unione Europea e dal Canada, e avrebbero cercato di mitigare le conseguenze dell'isolamento della Russia, accordandosi con altre potenze mondiali per "liberare" 60 milioni di barili di petrolio dalle loro riserve strategiche.
Ha chiesto infine all'ambasciatrice ucraina negli Stati Uniti - Oksana Markarova - di alzarsi e farsi vedere. «Che ognuno di noi qui stasera in quest'aula mandi un segnale inequivocabile all'Ucraina e al mondo», ha detto, seguito da una standing ovation.