Fuggono da guerre, violenze e dai cataclismi naturali, compresi quelli provocati dai cambiamenti climatici
GINEVRA - Conflitti, violenze e disastri naturali hanno causato 38 milioni di sfollati interni in tutto il mondo nel 2021. Lo afferma il Rapporto globale sullo sfollamento interno, pubblicato oggi dall'Internal Displacement Monitoring Centre (Idmc). Sono 141 i paesi e territori che sono stati interessati dal fenomeno lo scorso anno, con un aumento di movimenti di quasi il 50% rispetto al 2020 (14,4 milioni) dovuto a guerre e violenze di vario genere. Il 2020 si era segnalato negativamente a causa delle catastrofi naturali, invece.
I tre Paesi più colpiti - Sono poco più di sei milioni gli sfollati interni in Cina (tutti per fattori ambientali), mentre tra i quasi 5,7 milioni delle Filippine il numero di chi ha dovuto abbandonare la propria abitazione a causa della violenza è ridotto (140mila). Esattamente il contrario avviene in Etiopia: oltre 5,1 milioni di persone sono fuggite dalla guerra, mentre altre 240mila hanno cercato di mettersi in salvo da siccità, carestia e così via.
Non solo Asia e Africa - Il fenomeno è presente in maniera importante in Asia e Africa, ma non risparmia nemmeno l'Occidente: nel 2021 sono stati 573mila gli sfollati interni negli Stati Uniti, tutti per motivi legati alle condizioni meteorologiche (in particolare agli incendi che hanno devastato alcune regioni).
La ripartizioni tra conflitti e disastri - La causa scatenante per 23,7 milioni di sfollati interni è stata quella naturale, mentre abbiamo già citato i 14,4 milioni per i conflitti. Di questi ultimi, 12,5 milioni sono stati costretti a spostarsi a causa di conflitti armati - guerre più o meno "ufficiali" e riconosciute dalla comunità internazionale. C'è poi il restante 1,9 milioni legato alla violenza: in 1,3 milioni di casi aveva natura locale, in 217mila criminale, in 77mila politica e di altra natura per 236mila persone.
È enorme invece (22,3 milioni di casi) il numero di sfollamenti interni causati da condizioni meteorologiche. Tempeste, cicloni e uragani sono il fattore scatenante in 11,5 milioni di casi, più delle alluvioni (10,1 milioni) e ben più d'incendi (451mila), siccità (240mila), frane (37mila) e temperature estreme (20mila). Ci sono poi 1,4 milioni d'individui che sono stati messi in fuga, senza uscire però dai confini nazionali, a causa di terremoti (671mila), eruzioni vulcaniche (663mila) e valanghe di natura geofisica (44mila).
59,1 milioni lontani da casa - Contando coloro che erano stati costretti a fuggire negli anni precedenti, Idmc ha concluso che al 31 dicembre 2021 c'erano 59,1 milioni di sfollati interni in tutto il mondo: 53,2 milioni a causa di conflitti e violenze e 5,9 milioni a causa di disastri naturali. A pesare sulle cifre del 2022 sarà indubbiamente la guerra in Ucraina.