È emerso il contenuto dei messaggi inquietanti inviati dall'autore della strage alla scuola elementare
Il 18enne chattava giornalmente con una 15enne tedesca, che ha raccontato che «sembrava felice». Alcuni messaggi, però, l'avevano turbata
UVALDE - Pochi minuti prima di compiere la strage a Uvalde, Salvador Ramos ha inviato una serie di messaggi a una ragazza in Germania annunciandole che sarebbe andato «a sparare in una scuola elementare». Poco prima, si era lamentato del fatto che la nonna fosse al telefono con la compagnia telefonica: «È fastidioso», per poi annunciare «le ho appena sparato alla testa».
La ragazza ha 15 anni, vive a Francoforte e aveva conosciuto il killer tramite una piattaforma social il 9 maggio. I messaggi inquietanti sono stati inviati alle 11.21 ora locale (le 17.21 in Svizzera) poco prima del massacro. La notizia dei messaggi era già uscita, ma non il suo contenuto.
Pochi minuti prima di compiere la strage nella scuola elementare, Ramos ha chiamato la ragazza e le ha detto che l'amava. Lo ha raccontato la quindicenne alla Cnn. La telefonata è avvenuta alle 17. Venti minuti dopo, il giovane le ha scritto che aveva sparato a sua nonna alla testa e pochi secondi dopo che stava andando a sparare in una scuola elementare.
La ragazza ha detto che parlava tutti i giorni con il killer su FaceTime e tramite un'app chiamata Yubo. Nelle loro conversazioni, ha raccontato ancora, «sembrava felice e a suo agio». A un certo punto le ha detto che sarebbe andato a trovarla «presto» a Francoforte.
Altri messaggi l'avevano, tuttavia, turbata. Nei giorni precedenti alla strage le aveva ad esempio detto che gli erano arrivate delle munizioni che si «espandevano a contatto con le persone». Lei gli ha chiesto cosa avesse in mente di fare e lui le ha risposto: «Aspetta, è una sorpresa». In un altro di questi messaggi inquietanti il killer le ha scritto che «aveva lanciato dei gatti morti contro delle case».
La maggior parte degli americani vuole leggi più rigide sulle armi.
Lo rivela un sondaggio Reuters/Ipsos condotto dopo il massacro nella scuola elementare di Uvalda in Texas.
Su 940 intervistati, l'84% ha affermato di essere a favore dei controlli sul profilo di chi vuole acquistare un'arma da fuoco, il 70% di appoggiare delle misure d'emergenza che consentono alle autorità di confiscare armi a persone considerate una minaccia.
Il 72% ha dichiarato di appoggiare l'innalzamento dell'età minima per acquistare un'arma da 18 a 21 anni. Solo il 35% tuttavia si dice «fiducioso che il Congresso inasprirà le leggi sulle armi quest'anno».