Kim Keon-hee teme che continuare a consumarne possa essere motivo di attrito con altre potenze economiche
SEUL - Pochi Paesi consumano ancora carne di cane. Tra le potenze economiche più importanti in cui si trova il miglior amico dell'uomo nel piatto ci sono Cina e Corea del Sud. Secondo la first lady di quest'ultima sarebbe necessario darci un taglio.
In un'intervista rilasciata al Seoul Shinmun, Kim Keon-hee ha affrontato il discorso carne e protezione degli animali. Si è anche chinata su quella che considera una questione internazionale di interesse, in quanto teme che continuare a mangiare derivati del cane possa essere motivo di astio verso il Paese.
«Non consumare carne di cane è in definitiva la maggior espressione di rispetto nei confronti del migliore amico dell'uomo e significa anche rispetto per la vita». Così Kim Keon-hee, che aggiunge: «Circa 15 milioni di persone hanno animali domestici nel nostro Paese. Se si legiferasse in modo che chi abusa degli animali subisca una punizione, credo che potremmo diventare una società matura. Dopotutto, l'abuso di animali e la violenza domestica sono solo rami diversi della stessa radice».
Negli anni il consumo di carne di cane è andato diminuendo tra la popolazione. Secondo dei dati rilasciati dal governo nel 2021, l'84% dei cittadini non ne mangia più. Nonostante questo, nel Paese ci sono ancora più di 400 ristoranti che offrono nel menù carne di cane e ogni anno vengono allevati 1,5 milioni di amici a quattro zampe e poi abbattuti in favore del piatto.