Dal primo agosto scatta l'obbligo di prenotare la visita in città. E da gennaio 2023 ci sarà una tassa per entrare.
Da Amsterdam a Barcellona. Lì dove la tassa già c'è.
VENEZIA - «Venezia è bella ma non so se ci vivrei» è una delle frasi, per molti oramai un luogo comune superato, che accompagna ogni vacanza nella città della laguna. Stupenda, caratteristica, unica nel suo essere città, isola, arcipelago sull’acqua. Una delle mete turistiche per eccellenza. Che da questa estate sta anche provando a cambiare pelle. A “offrirsi” in una veste nuova, più tecnologica e al tempo stesso più chiusa per il turismo mordi e fuggi. Un modo per difenderla dicono i fautori del cambiamento. Ma non mancano le polemiche.
Si paga per entrare in città
La giunta comunale della città di Venezia ha approvato il nuovo regolamento per il contributo di accesso a Venezia. Dal 16 gennaio 2023 verrà richiesto un contributo di accesso, dai 3 ai 10 euro, alternativamente all’imposta di soggiorno e dovrà essere versato da ogni persona che voglia accedere alla città o ad altre isole minori della laguna. Niente numero chiuso, nessun cancello a sbarrare la strada a chi vorrà andare in laguna, ma obbligo di prenotazioni e pagamenti sul portale online, che sarà pronto non prima di ottobre.
Obiettivo: disincentivare il turismo giornaliero
L'obiettivo di questa misura, sulla carta, è quello di ridurre gli eccessi di turisti giornalieri e picchi stagionali, cercando un equilibrio tra le esigenze dei residenti, dei turisti pernottanti e di quelli che visitano la città in giornata. Un equilibrio che viene a mancare in alcuni periodi dell'anno. L’obiettivo è quindi quello di disincentivare il turismo giornaliero in alcuni periodi dell’anno e incentivare un turismo pernottante, in linea con la delicatezza e unicità della città.
“Venezia non sarà mai a numero chiuso” si è affrettata a rassicurare la Giunta Comunale ma in alcuni giorni e/o periodi dell’anno, quello con maggiore afflusso turistico anche e soprattutto giornaliero, entrare a Venezia (presto saranno riattivati i tornelli alla stazione) costerà di più, ad esempio a Pasqua, il giorno della Regata Storica, e così via.
Dal primo agosto si prenota
Venezia sarebbe di fatto la prima città al mondo a dotarsi di un sistema così capillare e rigido di regolamentazione degli accessi. Ma il cambiamento è già in atto, è già realtà. La prima fase infatti inizierà l'1 agosto: riguarderà la sola prenotazione della visita alla città e sarà slegata dal pagamento di una tassa. Anche se coinciderà con degli aumenti, tra cui il prezzo dei vaporetti e quello dei parcheggi, che potranno essere evitati appunto tramite la prenotazione un mese prima.
28 milioni di visitatori all'anno
E i numeri fanno capire che in gioco c'è la stessa sopravvivenza di Venezia: secondo uno studio dell'Università Cà Foscari la città potrebbe ospitare 52mila visitatori al giorno, ovvero 19 milioni di visitatori l’anno ma oggi si ritrovare a fare i conti con circa 28 milioni di visitatori l’anno.
Inutile dire che la decisione ha sollevato un vespaio di polemiche, sia dal tessuto politico che economico-sociale della stessa città di Venezia. «Non è una soluzione risolutiva – ha detto Toto Bergamo Rossi, direttore di Venetian Heritage, fondazione che sostiene iniziative culturali per far conoscere al mondo il patrimonio veneto - Mi pare una soluzione confusa. L'esenzione del ticket per i cittadini veneti non è risolutivo dal momento che le gite giornaliere, di cui tutti si lamentano, arrivano principalmente dalle città dentro la regione». Sulla stessa lunghezza d’onda l’attore veneziano Alessandro Bressanello, da sempre molto attivo in città, è fumo negli occhi e porterà ulteriore disagio nelle vite dei residenti,