Verranno considerati reati anche catcalling, condivisione non consensuale di immagini intime e pubblicità stereotipate
MADRID - Solo sì è sì. A sei anni dallo stupro di gruppo della Manada, la camera bassa del governo spagnolo ha approvato la Legge sulla garanzia globale della libertà sessuale. Il testo sancisce che ogni forma di atto sessuale compiuto senza il consenso di almeno una delle parti è violenza. Oggi il Senato dovrebbe dare il via libera vero e proprio.
Il disegno di legge ha ricevuto il consenso di 205 Deputati del Congresso spagnolo, contro 141 contrari. Il voto, avvenuto giovedì, è arrivato dopo un anno di lavoro e sei anni di forte dibattito. Nel luglio del 2016 una donna di 18 anni è stata violentata da cinque uomini che si erano offerti di accompagnarla alla macchina dopo i festeggiamenti di San Firmino.
I cinque, conosciuti anche come "Il branco", dal nome che avevano dato al proprio gruppo su Whatsapp, "La manada", l'avevano però condotta nell'androne di un palazzo dove l'avevano stuprata e immortalato la violenza con dei video che - lo avevano promesso - avrebbero mandato a diversi amici.
I giudici, durante il processo avvenuto nel 2018, avevano affermato che gli imputati avevano stabilito «una situazione di preminenza sulla denunciante, oggettivamente apprezzabile». In questo modo la donna non ha dato il suo consenso liberamente, «ma in modo costretto da tale situazione».
La Corte aveva affermato che non si era trattato di un'aggressione sessuale, in quanto non c'erano state intimidazione o violenza. Gli imputati erano quindi stati condannati per abuso, un reato minore. Dopo numerose manifestazioni e il ricorso in appello della donna, il Tribunale supremo spagnolo ha riconosciuto che si è invece trattato di uno stupro di gruppo, creando un precedente.
Liberamente espresso - Il testo della legge sul consenso sessuale recita così: «Vi è consenso solo quando è stato liberamente espresso attraverso atti che, date le circostanze del caso, esprimono chiaramente la volontà della persona». Può essere quindi considerato come aggravante violentare una persona dopo che questa abbia fatto uso di, o le siano state somministrate, droghe o alcool.
La legge non si limita solo alla sfera del sesso in sé, ma prevede pene minori per il catcalling, ad esempio, e riconosce come reato la condivisione non consensuale di immagini intime; pone un veto a pubblicità che si rifanno a immagini stereotipate e che possono essere umilianti e discriminatorie e che sfruttano il corpo della donna al fine di vendere prodotti che non sono direttamente correlati all’immagine mostrata.
Il testo sancisce inoltre che l'educazione sessuale in tutte le fasi dell'istruzione e per chi compie reati contro la libertà sessuale è obbligatoria e spiana la strada all'apertura di 50 centri di crisi in tutta la Spagna, aperti 24 ore su 24. Infine, riconosce un aiuto economico alle vittime di violenza sessuale che percepiscono un salario inferiore a quello minimo.
I contrari - Nella votazione di giovedì solo il partito Vox, di estrema destra, e il Partito Popolare, centrodestra conservatore, si sono espressi contrari al disegno di legge. Lato legislativo, 21 magistrati del Consiglio generale della magistratura temono che il testo, così come è scritto, obblighi la vittima a dimostrare di aver detto sì.
Un fardello che potrebbe sì pesare sulle spalle della vittima, ma sicuramente meno invasivo e discriminatorio di domande quali: "Come era vestita?"; "Come si è comportata nei giorni seguenti?"; "Quali sono le sue abitudini sessuali?"; "Qual è il suo orientamento sessuale?". Il "Solo sì è sì" assicura alla vittima di essere considerata come tale.