Kiev si prepara mentre i missili russi continuano a prendere di mira le centrali elettriche del Paese.
KIEV - L’esercito di Putin perde terreno sul campo di battaglia di fronte all’avanzata dei soldati ucraini. Nei cieli però i missili russi sono ancora i padroni e continuano a causare gravi danni alle strutture strategiche delle città ucraine. Le centrali elettriche in particolare sono state prese di mira dai bombardamenti. Tanto che le autorità di Kiev hanno annunciato oggi un “blackout out” temporaneo di quattro ore per risparmiare energia.
La corsa a qualsiasi fonte di calore - Un'emergenza che coincide con l’inizio dell’inverno, quando le temperature in Ucraina si fanno estremamente rigide. La popolazione, durante gli l’ultimi giorni, è subito mobilitata organizzando collette per recuperare capi di abbigliamento e materiali vari per aiutare tutti a superare l'inverno.
Sui social network, in particolare su Facebook, i mercatini online sono stati presi d’assalto per l’acquisto di fornelli, legna e qualsiasi fonte di calore che può aiutare. La carenza di fonti energetiche ha spinto anche il sindaco di Kiev ad allarmare i cittadini: «Prendete vestiti caldi, acqua, cibo e batterie per i cellulari».
Come cambiano gli scenari della guerra - Un freddo unito alla carenza energetica che sta progressivamente cambiando gli scenari strategici della guerra. Secondo gli esperti militari le temperature rigide, la neve e il fango complicheranno non poco anche le operazioni militari sul terreno.
In un momento in cui la controffensiva ucraina sta raccogliendo importanti successi, l’inverno potrebbe complicare la riconquista dei territori occupati. «Mi aspetto che l'Ucraina continui a combattere anche durante l'inverno per riconquistare le città occupate», ha detto la scorsa settimana il ministro della Difesa americana Lloyd Austin a Bruxelles.
Due eserciti abituati al freddo - Un parere condiviso anche da Mark Cancian, ricercatore del Centro studi strategici e internazionali (Csis) contattato da 20Minutes. Cancian ricorda tuttavia che la guerra è iniziata a febbraio, in pieno inverno, e che quindi entrambi gli eserciti hanno accumulato una certa esperienza in questo tipo condizioni climatiche.
«Penso che presto assisteremo a un rallentamento dei combattimenti dovuto al fango e al freddo», ha sottolineato l'esperto. Per questo, secondo l’ex colonnello del Corpo dei Marines, i combattimenti potrebbero essere concentrati nei villaggi, per via dei rifugi che offrono alle forze che li controllano.
Equipaggiamenti della Nato - L'equipaggiamento fornito alle forze ucraine proviene dalla Nato. Sono compresi quindi indumenti caldi e un equipaggiamento specializzato per il freddo. Questo aspetto offre sicuramente all'Ucraina un vantaggio sulla Russia, che ha avuto problemi logistici dall'inizio della guerra.
Il Canada ha promesso 500.000 vestiti invernali, tra cui giacche, pantaloni, stivali, guanti e parka, e la Lituania sta equipaggiando completamente 25.000 soldati ucraini per l'inverno. La Germania ha già consegnato centinaia di migliaia di cappelli, giacche e pantaloni a Kiev.