Si cerca il "miracolo" scientifico tramite tecniche di riproduzione assistita, il punto sulla ricerca
OSAKA - Un nuovo fondamentale passo avanti è stato fatto verso la salvezza dall'estinzione del rinoceronte bianco del Nord, del quale sopravvivono ora solo due esemplari entrambi femmine.
Riproduzione assistita - Per la prima volta in un grande mammifero, si è riusciti ad ottenere in laboratorio, a partire da cellule staminali, i precursori di spermatozoi e cellule uovo, le cosiddette cellule germinali primordiali. Ora manca solo un ultimo passaggio per poter salvare il rinoceronte tramite tecniche di riproduzione assistita, l'ultima speranza per questo animale.
La ricerca - Lo straordinario risultato, pubblicato sulla rivista Science Advances, è stato ottenuto nell'ambito del consorzio BioRescue da un gruppo internazionale di ricercatori guidati dall'Università giapponese di Osaka, al quale ha partecipato anche il laboratorio italiano Avantea, che lavora da anni per prevenire l'estinzione del rinoceronte bianco.
Le due femmine superstiti - La trentatreenne Najin e sua figlia Fatu sono gli ultimi rinoceronti bianchi del Nord sopravvissuti sul pianeta. Il consorzio BioRescue, proprio nel laboratorio di Avantea, nel 2018 aveva già ottenuto embrioni di questo animale mediante fecondazione in vitro, ma per la produzione di embrioni è fondamentale la disponibilità di cellule uovo (ovociti) e spermatozoi. Fatu è rimasta l'ultima donatrice in vita di ovociti, mentre sono disponibili spermatozoi congelati provenienti da quattro maschi, alcuni strettamente imparentati con Fatu.