Teheran avrebbe proposto un accordo di 25 anni simile a quello siglato con la Cina nel 2021.
NEW DELHI / TEHERAN - L'Iran avrebbe offerto all'India un mega contratto, analogo a quello siglato nel 2021 con la Cina, proponendo un accordo di collaborazione della durata di 25 anni, che prevede investimenti per quasi 400 miliardi di dollari in infrastrutture e nel settore dell'energia.
La notizia è riportata da vari media indiani, che sottolineano come nelle ultime settimane gli scambi diplomatici tra i due Paesi hanno visto un'accelerazione, e ipotizzano che New Delhi potrebbe riprendere presto le importazioni di grezzo dal suo fornitore tradizionale.
Nei numerosi colloqui, (l'ultimo dei quali risale alla settimana scorsa, con la telefonata tra il ministro agli Esteri Subrahmanyam Jaishankar e la sua controparte iraniana Hossein Amirabdollahian), la ripresa degli scambi, in particolare sull'energia, ha dominato la discussione.
Molti analisti indiani, tuttavia, vedono più rischi che vantaggi in una simile operazione. Md. Muddassir Quamar, esperto dell'Institute for Defense Studies and Analysis (IDSA) di Delhi, evidenzia i risvolti geopolitici dell'offerta di Teheran. "Attraverso Delhi, l'Iran vorrebbe mostrare di non essere isolato in Asia. Dalla nostra prospettiva, quest'accordo sarebbe un segnale erroneo per i nostri partner strategici nel Golfo, Medio Oriente e in Occidente". L'esperto osserva anche, tuttavia, che le importazioni di energia indiane sono state gravemente danneggiate dal ritiro degli Usa dal Joint Comprehensive Plan of Action, (l'Iran Nuclear Deal, siglato nel 2015 dall'amministrazione Obama) e dal rifiuto del governo Trump di esonerare l'India dal divieto di importare petrolio dalle aziende iraniane.