Si prevede un pienone per la Messa di mezzanotte nella chiesa di Santa Caterina
BETLEMME - Una Betlemme affollata di turisti e pellegrini - tornati in gran numero dopo il prolungato fermo a causa del Covid - si appresta a dare il via alle celebrazioni del Natale. A segnare gli appuntamenti è l'ingresso nella cittadina palestinese del Patriarca latino di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa che stasera celebrerà nella Chiesa di Santa Caterina la tradizionale Messa di mezzanotte.
Pizzaballa sarà accolto al suo arrivo in città dagli scout cattolici nella consueta manifestazione di benvenuto. La processione poi si snoderà per tutta 'Star Street' (la Via della Stella) - la tradizione vuole che questa sia la via percorsa dalla Sacra Famiglia più di duemila anni fa - per arrivare fino a Piazza della Mangiatoia (di fronte alla Basilica della Natività) dove troneggia un alto albero di Natale, acceso ad inizio dicembre.
La Messa di mezzanotte - secondo fonti religiose - dovrebbe vedere il ritorno del presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) Abu Mazen che sarà accompagnato - secondo quanto si apprende - dal premier dell'Anp Mohammed Shtayyeh.
Le previsioni - in base al numero di biglietti chiesti - riferiscono per stasera di una Chiesa piena al contrario degli anni scorsi in cui le presenze erano contingentate a causa delle limitazioni sanitarie.
Subito dopo la liturgia della mezzanotte, nella Grotta della Natività - dove la tradizione vuole sia nato Gesù - si svolgeranno le funzioni celebrate da padre Francesco Patton, Custode di Terra Santa.
Il giorno di Natale, alle 10.30 (ora locale) Pizzaballa tornerà a celebrare Messa sempre nella Chiesa di Santa Caterina. L'uscita del Patriarca da Betlemme intorno alle 14 segnerà la fine di questa prima parte di celebrazioni natalizie.
«Per quanto riguarda la presenza dei pellegrini - ha detto di recente padre Patton - siamo tornati ai numeri del 2017 e confidiamo di arrivare presto a quelli record del 2019». Nella prima decade di dicembre le prenotazioni dei pellegrini dagli Usa erano a quota 90mila (le maggiori), seguite da quelle dal Brasile con quasi 28 mila e poi dall'Italia con circa 23mila. «Un dato complessivo - ha sottolineato Patton - incoraggiante».