Presenze da record nelle metropoli: dopo l'incubo Covid - e nonostante la guerra e l'inflazione - c'è voglia di voltare pagina
PARIGI - Grandi folle in Ticino e anche in Svizzera per i veglioni di San Silvestro, ma com'è andata nel resto del mondo? Bene, molto, in termini di presenze.
Erano attesi in 500.000 sugli Champs-Elysées a Parigi per festeggiare l'arrivo del 2023, ma dopo due anni di assenza dovuta alla pandemia da Covid sono stati un milione i francesi e i turisti che si sono riversati sulla famosa Avenue per assistere ai fuochi d'artificio di mezzanotte. Lo ha reso noto la prefettura. Prima della pandemia nel 2019 erano stati 250.000.
L'anno scorso, di fronte all'avanzare della variante Omicron, la sindaca Anne Hidalgo era stata costretta ad annullare concerti e giochi pirotecnici. «Ritrovarsi insieme dopo anni difficili, dopo tutte queste crisi, gli eventi tristi, una guerra in Europa, vuol dire dimostrare una capacità di reazione, di speranza. Parigi è una città aperta, che non ha paura, resiliente», ha detto ieri sera in diretta su Bfm-tv la sindaca della capitale francese che si prepara ad accogliere le Olimpiadi del 2024.
Strette le misure di sicurezza sul lungo viale della moda, con il divieto di portare bottiglie e consumare alcol per strada fino a stamattina. Per tutta la notte sono stati mobilitati circa 90.000 poliziotti e gendarmi in tutta la Francia, di cui 5.400 nella sola Parigi.
In molte località del mondo, da New York a Berlino, passando per Londra oppure Tokyo, è stata la prima celebrazione di massa di un evento dopo la fine delle restrizioni per contenere la pandemia di coronavirus.