Il premier Netanyahu ricorda il passato e lancia un ammonimento per il presente, diretto a Teheran
TEL AVIV - «A nome dello Stato d'Israele e del popolo ebraico, a nome dei sopravvissuti e di quanti hanno trovato la morte, mi impegno di fronte a voi quale primo ministro dell'unico Stato ebraico che noi resteremo vigili, forti e non permetteremo mai che l'Olocausto si ripeta». Lo ha affermato Benjamin Netanyahu in occasione del Giorno internazionale della memoria.
«Ancora oggi - ha rilevato - c'è chi, a giorni alterni, fa appello alla nostra distruzione. Noi però non ci faremo prendere dalla paura e non permetteremo a quei tiranni d'intimidirci. Non consentiremo loro di dotarsi della capacità di realizzare la loro agenda mortale».
Con un implicito riferimento ai dirigenti iraniani, Netanyahu ha proseguito: «Li vediamo nella loro continua marcia verso la produzione delle armi più letali. Io dico loro, qua e adesso: Vi impediremo di ottenerle». Netanyahu ha anche affermato che Israele «non dimentica e non perdona i biechi negatori dell'Olocausto, secondo i quali un Olocausto non è stato sufficiente». «Questo - ha concluso - è il nostro impegno: che esso non avverrà più contro il nostro popolo».
In Israele il Giorno della Shoah sarà solennemente celebrato il 17 aprile, una settimana prima del Giorno della Indipendenza, secondo il calendario lunare ebraico