Al momento i server compromessi sono qualche migliaio in tutto il mondo
ROMA - Diverse decine di sistemi nazionali compromessi. È il risultato di un attacco massiccio quello scatenato oggi dagli hacker in tutto il mondo, la cui portata e, soprattutto, le cui conseguenze sono ancora tutte da chiarire.
I primi a denunciare l'attacco sono stati i francesi, probabilmente per via dell'ampio numero di infezioni registrato sui sistemi di alcuni provider in quel Paese.
Successivamente l'ondata di attacchi si è spostata su altri paesi, come l'Italia. Al momento i server compromessi sono qualche migliaio in tutto il mondo, dalla Francia alla Finlandia, dal Canada agli Stati Uniti.