In un anno da record negli States per le morti causate dalle armi da fuoco non c'è nessuna stretta all'orizzonte, anzi
WASHINGTON D.C. - Gli esperti parlano di epidemia nazionale. Negli Stati Uniti le armi da fuoco continuano a essere una delle principali cause di morte anche nel 2023.
Da record lo scorso fine settimana, con dieci sparatorie di massa registrate dal Gun Violence Archive: due in Georgia e Missouri, una in Indiana, Illinois, Tennessee, Louisiana, South Carolina e Mississippi.
Eppure, nel Paese, la regolamentazione del possesso e dell’uso di armi da fuoco, resta un tema altamente divisivo politicamente. Basti pensare a quanto accade in Missouri, dove anche i bambini possono liberamente andare in giro con armi da fuoco. Assurdo, ma vero. Nel territorio statale la supervisione da parte di un adulto non è necessaria.
«Uno scandalo», tuonano gli attivisti. Soprattutto in una nazione in cui la violenza delle armi risulta la principale causa di morte per i bambini. Il colpo di scena era arrivato qualche settimana fa, quando la Camera dei Rappresentanti del Missouri, a maggioranza repubblicana, aveva respinto un emendamento bipartisan che avrebbe vietato ai minori di avere armi da fuoco sul suolo pubblico senza il controllo di un adulto.
Per quanto possa sembrare illogico, la proposta non mirava a vietare ai minori di portare apertamente armi sul suolo pubblico, ma semplicemente di farlo senza monitoraggio. Nello Stato, dunque, continuerà a essere legale per un bambino armeggiare con fucili e pistole per strada, senza che vi sia una persona più matura nei paraggi, dal momento che in generale la legge non contempla restrizioni legate all’età.
I repubblicani hanno motivato il rifiuto di applicare il bando per i minorenni perché la misura respinta rappresentava una violazione del diritto di portare armi. L'emendamento era parte integrante di uno sforzo bipartisan che puntava a irrobustire la sicurezza pubblica in Missouri. Lo stato, difatti, ha una delle regolamentazioni più blande degli Stati Uniti.
Solo lo scorso giugno il presidente Biden si era intestato la più significativa nuova legislazione federale per affrontare la violenza da armi da fuoco degli ultimi trent’anni.
La legge, oltre a intensificare i controlli sui precedenti degli individui, incrementa ulteriormente il divieto per le persone condannate per violenza domestica, di possedere un'arma.
Il provvedimento include incentivi per gli Stati che approvano le cosiddette "leggi red flag", che consentono di presentare petizioni ai tribunali per togliere le armi alle persone ritenute una minaccia per se stesse o per gli altri.
Intanto secondo il Gun Violence Archive dall’inizio di quest’anno sono state registrate già 84 sparatorie di massa negli Stati Uniti. In media, più di una al giorno.