Mosca "sbatte la porta" di fronte alla proposta del consigliere federale Ignazio Cassis: «Si è unita alle sanzioni, non è neutrale»
MOSCA - La Russia rifiuta la Svizzera come mediatore nella guerra in Ucraina. Il ministero degli Esteri di Mosca cita come motivo il coinvolgimento della Svizzera nelle sanzioni contro la Russia.
«La Svizzera che si è unita alle sanzioni unilaterali e illegittime dell'Occidente contro la Russia non è più uno Stato neutrale e non può svolgere alcun ruolo di mediazione nel contesto della crisi dell'Ucraina», ha affermato la portavoce Maria Zakharova, rispondendo sul sito del ministero degli Esteri russo alla proposta di mediazione del capo della diplomazia svizzera Ignazio Cassis.
Venerdì a New York, davanti al Consiglio di sicurezza dell'Onu, il consigliere federale Cassis ha proposto un incontro «nello spirito delle Convenzioni di Ginevra».
«La Svizzera è pronta in ogni momento a riunire tutti attorno a un tavolo e a lavorare per un migliore rispetto del diritto internazionale e, in ultima analisi, per la pace», ha detto il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).
La Svizzera non favorisce nessuna delle parti in guerra dal punto di vista militare, ma la neutralità non significa indifferenza, ha aggiunto il ticinese.