Uno sguardo ai nuovi missili che Londra ha iniziato a fornire a Kiev
LONDRA/KIEV - Un missile da crociera capace di annientare obiettivi sensibili e molto protetti, dalle infrastrutture militari ai depositi di munizioni, fino alle aree portuali. È lo Storm Shadow, l'ammazza-bunker con una portata di oltre 250 chilometri, che Londra ha iniziato a fornire a Kiev in vista dell'attesa controffensiva ucraina.
Il missile viene lanciato dai caccia: scende di quota e vola verso l'obiettivo, che individua grazie a un sistema a infrarossi in grado di aggiustare la rotta programmata prima del lancio.
Raggiunto l'obiettivo, esplode una prima testata per aprire un varco alla seconda, quella principale, che penetra il target e poi detona al suo interno. La velocità e la bassa quota rendono il missile quasi invisibile ai sistemi difensivi avversari.
Oltre alle forze britanniche e a quelle francesi, che dispongono di una versione con un raggio d'azione ben più ampio utilizzabile però solo da navi e sottomarini, lo Storm Shadow è in dotazione anche ai Tornado italiani sin dal 1999.
I caccia di Londra, Parigi e Roma hanno utilizzato congiuntamente quest'arma nel corso dell'intervento della Nato in Libia a sostegno della rivolta contro Muammar Gheddafi, nel 2011, che ha segnato il vero battesimo di fuoco del missile.
Mentre nel 2018 caccia britannici, americani e francesi hanno utilizzato anche gli Storm Shadow per distruggere un impianto chimico siriano in rappresaglia all'attacco con gas attribuito al regime di Bashar al-Assad, che a Douma all'epoca causò la morte di 75 civili, inclusi donne e bambini.
Londra ha sottolineato che il missile può essere montato sui caccia di era sovietica di cui dispone Kiev. Ma un pilota ucraino ha confessato al "Financial Times" che «senza gli F-16 non si potrà raggiungere una parità aerea» in grado di sostenere con efficacia la controffensiva delle truppe di terra.