Lo fa sapere il Cremlino attraverso il suo portavoce Dmitry Peskov
MOSCA - Il ritorno dei combattenti del battaglione Azov dalla Turchia all'Ucraina «va contro i termini degli accordi esistenti. Le condizioni di ritorno sono state violate sia dalla parte turca che da Kiev».
Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, a Ria Novosti, parlando di un'intesa per uno scambio di prigionieri con Kiev mediata dalla Turchia lo scorso anno.
Diversi gli ufficiali ucraini del battaglione che difese per mesi l'acciaieria Azovstal di Mariupol e arresisi ai russi nel maggio del 2022 che sono stati rilasciati in uno scambio di prigionieri dopo una tappa in Turchia e che sono tornati in Ucraina sullo stesso aereo di Zelensky.
L'Ukrainska Pravda ha anche pubblicato un video nel quale si vede Zelensky in un aeroporto che abbraccia calorosamente i militari (in abiti civili) appena scesi da un pullman prima di imbarcarsi con loro sul volo di stato presidenziale.
«Torniamo a casa dalla Turchia e riportiamo a casa i nostri eroi. I soldati ucraini Denys Prokopenko, Svyatoslav Palamar, Serhiy Volynsky, Oleh Khomenko, Denys Shleha. Finalmente saranno con i loro parenti. Gloria all'Ucraina!». Lo ha scritto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Come riporta Rbc Ukraine, si tratta di Denys Prokopenko comandante del battaglione Azov, Serhiy Volynskyi, comandante ad interim della 36a Brigata Marina Separata, Svyatoslav Palamar, vice comandante del battaglione Azov, Oleg Khomenko, Maggiore della guardia nazionale ucraina, e Denys Shleha, colonnello della guardia nazionale ucraina.